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Previsioni Euribor 3 mesi del 2 marzo 2012

L’evento clou di metà settimana – l’attesissima asta straordinaria a 36 mesi con la quale ad 800 istituti sono stati assegnati 529,53 miliardi di euro con scadenza 26 febbraio 2015 e con l’opzione di ripagare, tutto o in parte, l’ammontare del prestito dopo un anno e poi in base a scadenze prefissate – ha impattato sulle previsioni dei tassi riducendo i valori fino al giugno 2013 e facendo aumentare tutti gli altri alla chiusura di mercoledi scorso sulla piazza londinese.

Grazie all’ampliamento dei collaterali da offrire a garanzia per l’ottenimento del prestito, anche le banche di minori dimensioni posizionate nelle zone dell’Europa periferica dovrebbero aver ricevuto sufficiente iniezione di liquidità e di conseguenza ridotto lo specifico rischio di fallimento.

In attesa che l’operazione si traduca in termini di economia reale con l’afflusso di una maggiore quantità di denaro nelle tasche dei consumatori e nelle casse delle imprese investitrici, nel giorno successivo all’asta Ltro l’effetto di maggior rilievo è stato rappresentato dalla discesa consistente dell’Euribor 3 mesi (base 360), giunto poi al fixing dello 0,948% venerdi 2 marzo.

Invece giovedi, come era da aspettarsi, il volume dei depositi overnight delle banche commerciali presso la Bce è schizzato letteralmente a quota 776,941 miliardi di euro (contro i 475 del giorno prima); l’Euribor overnight, il tasso interbancario a brevissima scadenza denominato Eonia, si è stabilizzato a quota 0,37% e, soprattutto, il differenziale tra Euribor e Overnight Indexed Swaps è stato rilevato da Bloomberg a quota 0,62% in apertura della mattinata di venerdi, proseguendo la sua rassicurante discesa.

Infine, i futures contrattati sul Liffe il 2 marzo 2012 restituiscono tassi impliciti in sensibile calo rispetto a 7 giorni prima, col parametro in oggetto visto scendere al minimo dello 0,62% a settembre di quest’anno e poi tornare a superare la soglia critica del 2% solo nel 2016.

A questo punto è possibile affermare che la previsione di metà marzo (0,81%) è compatibile con l’attuale costo del denaro fissato dalla Bce, e che il differenziale negativo costituisce effetto della particolare condizione di eccedenza di liquidità presente nel sistema.

(per le previsioni Euribor della prossima settimana si legga: “Previsioni Euribor e Irs del 9 marzo 2012”)