Archivi tag: 7/8/2015

Previsioni Irs del 7 agosto 2015

Forse non saranno più toccati i minimi storici di marzo e aprile, ma di certo la fase di mercato attuale, successiva a quella contraddistinta da violenti comportamenti speculativi, ha iniziato col proporre movimenti laterali per le obbligazioni a giugno, poi movimenti al ribasso per i rendimenti di luglio ed infine una chiara revisione degli obiettivi nello stesso verso per questo inizio di mese. Ciò accade contro le previsioni dei filosofi che in primavera avevano descritto il paradosso del Quantitative Easing ed il suo fallimento evidente quanto prematuro, nonché contro l’ultima profezia di Bill Gross che sparava il governativo tedesco all’uno e mezzo. Irs (7 agosto 2015)

Nella penultima settimana di luglio, con le Borse che finalmente metabolizzavano la soluzione temporanea della crisi greca grazie all’intervenuta possibilità di restituire arretrati, i mercati obbligazionari tornavano a fare i conti sia con i fondamentali dell’economia, meno solidi del previsto da entrambe le sponde dell’oceano, sia con le fragilità tipiche dei sistemi bancari occidentali.

Il logico calo dei rendimenti per Treasury e Bund si associava così a quello del Btp, dovuto agli acquisti della Bce nell’ottica Quantitative Easing che diveniva particolarmente efficace nel clima pre-vacanziero caratterizzato da scambi rarefatti.

Elemento di rinforzo era rappresentato dal petrolio sotto i 50 dollari al barile per la sovrapproduzione americana: il rinvigorimento dei rendimenti reali dei titoli pubblici spingeva verso l’alto tutti prezzi e l’Irs 10 anni chiudeva una settimana tutta in discesa all’1,04%.

Nell’ultima settimana di luglio, dopo l’inutile attesa per l’annuncio ufficiale sulla data di inizio della politica monetaria restrittiva Fed, l’inflazione europea – stabile a 0,2% e ben lontana dal target – costituiva il miglior argomento a favore della discesa dei rendimenti europei.

In particolare il Bund, l’ultimo giorno del mese, eguagliava a 0,64% il minimo relativo del giorno 7; il Btp scendeva all’1,77% sorpassando il Bono spagnolo grazie al ritorno dell’attenzione sui fondamentali economici a scapito della sensibilità al debito pubblico; l’Irs 10Y, pertanto, scendeva all’1,02% superando le recenti previsioni ribassiste. Cruciale il ruolo del greggio, che a luglio sperimentava il peggior calo dai tempi del crack Lheman Brothers (Wti a 47,12 dollari al barile).

futures sul Bund (Eurex, 7 agosto 2015)

Infine i dati europei sull’espansione della produzione comunicati nell’ultima settimana non hanno esercitato grande influsso sui rendimenti dei titoli obbligazionari e soprattutto il Treasury è apparso piuttosto fiacco una volta uscito il dato sulla disoccupazione Usa di venerdi che, valutata assieme alla pressione salariale, ancora non consentirebbe alla Fed di dare il via all’operazione di inversione tassi. Anche il rallentamento della produzione cinese sarà attentamente valutato prima di effettuare il primo rialzo oltre oceano.

I giorni rimanenti di agosto dovrebbero confermare l’attuale clima di calma apparente, in cui la questione greca rimane accantonata. Con l’Irs 10 anni fissato a 1,03% il 7 agosto 2015, le previsioni di fine mese scendono a 0,88%; attesa quota 0,79% per fine settembre.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 4 settembre 2015”)

Previsioni Euribor del 7 agosto 2015

Prima settimana di agosto all’insegna della discesa dei tassi sul mercato interbancario senza incertezze per via della crescita dell’eccesso di liquidità sistemica stimata attorno ai 460 miliardi di euro.

tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 7 agosto 2015)In data 07/08/2015 chiude a -0,024% l’Euribor 3 mesi, in calo di un millesimo rispetto a fine luglio.

Euribor 1 mese fissato a -0,081%; Euribor 6-12 mesi a 0,046% e 0,163% (fonte dati: Aritma).

Brevissimo molto stabile ed Euribor 1 settimana sempre più in territorio negativo, tre giorni fa a -0,134%.

Mercoledi, dopo che l’indice finale Markit PMI della Produzione Composita nell’Eurozona di luglio è risultato in crescita sulla stima preliminare ed ha segnalato un grado di espansione vicino al livello massimo su quattro anni, i tassi future sono risultati increspati sul medio e lungo termine fino a nove centesimi.

Invece il più alto sviluppo dal 2011 delle vendite al dettaglio, registrato a luglio dal Markit Eurozone Retail PMI, non è stato tenuto in considerazione.

La curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti il giorno 7 agosto 2015, quando si realizzano limature diffuse per la lettura deludente del dato sulla produzione industriale di giugno in Germania e per l’invarianza del tasso di disoccupazione Usa, non segnala novità per molte delle scadenze presenti in scaletta, a partire da quelle più vicine interessate dal programma di acquisto di obbligazioni pubbliche e private.

Rimane confermato il tratto piatto per l’intera parte rimanente dell’anno con l’Euribor 3 mesi a -0,03%, ma il tasso tornerà ad azzerarsi per metà settembre 2016.

Soltanto a partire da settembre 2018 iniziano a prendere corpo lievi variazioni al ribasso nell’arco settimanale che conducono l’Euribor 3 mesi in prossimità dello 0,8% per fine 2019.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2021 (Liffe, 7 agosto 2015)

Giovedi depositi giornalieri usati per 133 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 447 miliardi: cifre in continua crescita.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 14 agosto 2015”)