Variazioni minime, di segno alternato, hanno condotto l’Euribor 3 mesi alla quotazione 0,054% il 30/01/2015, al termine di una settimana in cui la stima dell’eccesso di liquidità nel sistema è salita attorno ai 150 miliardi di euro nonostante il verificarsi della restituzione integrale della tranche Ltro 2011 scaduta il 29 gennaio.
Euribor 1 mese a 0,001%, sempre positivo a differenza dell’Euribor 1-2 settimane caratterizzato dal segno meno fino a giovedi; Euribor 6-12 mesi a 0,132% e 0,27% (fonte dati: Aritma).
Lunedi scorso il miglior risultato negli ultimi sei mesi dell’indice Ifo di gennaio, in rialzo rispetto a dicembre per le attese sulle esportazioni delle imprese manifatturiere tedesche aiutate dal cambio, ha fatto increspare i tassi future fino a quattro centesimi.
Ma a sorpresa giovedi, in concomitanza con il dato sulla deflazione che a gennaio ha colpito la Germania per la prima volta dal settembre 2009, gli operatori hanno rivisitato i derivati sul Liffe in modo da rendere più debole l’effetto della politica monetaria ultra-espansiva sui tassi; e ancora le medesime risultanze caratterizzano le contrattazioni di venerdi, quando l’indice dei prezzi al consumo nei diciannove Paesi peggiora a -0,6% secondo lettura flash di gennaio e la posizione politica della Grecia, ancora inconciliabile con le condizioni della Troika, sembra essere tenuta in considerazione eccessiva.
Perciò in attesa dell’operatività del quantitative easing, al 30 gennaio 2015, l’Euribor 3 mesi di metà marzo (0,065%) viene risollevato sopra il fixing per oltre un centesimo e la previsione di settembre (0,045%) abbandona quota 0 con una crescita di oltre quattro punti base nell’arco di una settimana.
L’Euribor 3 mesi, a partire dal 2016, è visto in rialzo nel mese di marzo a 0,055%.
Mercoledi saranno restituiti volontariamente dalle banche commerciali 10,82 miliardi di euro in occasione della prossima “finestra” per la rimanente Ltro 2012.
Depositi giornalieri usati giovedi per 43 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 216 miliardi (+9 mld complessivi rispetto al giovedi precedente).
(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 6 febbraio 2015”)