Archivi tag: 22/4/2016

Previsioni Euribor e Irs del 22 aprile 2016

Non doveva essere – e non è stata, di riflesso alle previsioni – una conferenza stampa scoppiettante per l’annuncio di nuove misure: Refi sempre nullo e deposit rate a -0,4%; futures abbastanza freddi nei minuti dedicati a domande e risposte.

Euribor 3 mesi vs Refi (2 gen 15 - 22 apr 16)

Però Mario Draghi ha voluto mettere i puntini sulle “i” per il modo in cui le sue dichiarazioni vengono accolte, ha fatto notare che la politica monetaria della Banca centrale agisce anche per sostituire il ruolo mai svolto da alcuni governi d’Europa, infine ha approfittato per ribadire l’indipendenza della Banca centrale europea dalla politica locale tedesca.

Euribor 360 (22 aprile 2016)Più interessanti, sul piano tecnico, i dettagli per gli acquisti di obbligazioni private nell’ambito del programma Quantitative Easing: a partire da giugno saranno possibili anche sul mercato primario (a differenza di quanto accade per i governativi) e riguarderanno emissioni idonee a fungere da collaterali (direttiva BCE/2014/60), con rating almeno pari a BBB- e durata residua compresa tra sei mesi e trent’anni.

Nessuna discussione su altre misure di politica accomodante, giovedi scorso, ma la previsione di un tasso d’inflazione europea che potrebbe tornare negativo nei prossimi mesi: concetto espresso proprio nei giorni successivi al fallito accordo di Doha tra produttori orientali di greggio che rischia di deprimere ulteriormente la dinamica dei prezzi.

curva dei tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 22 aprile 2016)

In linea con i movimenti sul mercato obbligazionario, la più forte rivisitazione al rialzo per i tassi future della settimana è avvenuta proprio alla fine della seduta di giovedi, quando le increspature hanno coinvolto i valori a partire dall’anno prossimo e sono arrivate a toccare i dieci centesimi a scadenza.tassi Euribor 3 mesi previsti fino al 2022 (Liffe, 22 aprile 2016)

Il 22 aprile 2016 i tassi Euribor 3 mesi previsti sul mercato dei derivati di Londra vengono aggiornati al rialzo su base settimanale con differenze inferiori ai due centesimi sul breve termine e crescenti lungo la scaletta.

L’Euribor 3 mesi, fissato stabilmente a -0,249% sull’interbancario al termine di una settimana caratterizzata da liquidità di sistema erosa dai riversamenti fiscali, quoterà ai minimi attorno a -0,29% tra fine anno e settembre 2017.

Ben oltre la conclusione del programma di acquisti pubblici e privati messo in atto dalla Bce, l’Euribor 3 mesi tornerebbe a valori positivi nella seconda parte del 2019 e poi a superare quota 0,7% nel 2022.

Come per il mese scorso, all’indomani della riunione Bce, l’analisi dei tassi fissi consolida il trend al ribasso ma aggiorna i valori verso l’alto.EurIrs (22 aprile 2016)

I dati diffusi a inizio mese sui prezzi alla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio non incoraggiavano la propensione al rischio, mente l’Iran appariva intenzionato a recuperare in fretta il terreno perduto in passato a causa delle sanzioni, preparandosi a riversare sul mercato i suoi barili di petrolio di alta qualità.

Il Bund rendeva appena lo 0,09% sul secondario e l’Irs 10 anni precipitava sotto lo 0,5% come non accadeva dal 21 aprile 2015, praticamente un anno.

Quindi a metà aprile si verificava un rialzo generale dei tassi, ma limitato a qualche punto base, per tutti i titoli pubblici di Usa, Germania e Italia (a spread invariato): l’Irs10Y, fermo per quattro sedute consecutive, terminava in rialzo a sette giorni nella misura del +0,02%.

La causa era individuabile nel ritorno di una moderata propensione al rischio per i dati della Cina, che potrebbe aver superato il momento più critico del rallentamento nella crescita economica.

Il rendimento del decennale italiano, invece, diveniva altalenante per le prospettive del fondo Atlante che influenzano sia il listino di Milano, dove prevalgono i bancari, sia il reddito fisso.

IRS 10 anni (2 gen 15 - 22 apr 16)

Nell’ultima settimana caratterizzata dalla crescita delle quotazioni petrolifere, tra le più importanti da inizio anno per il calo di produzione Usa, e proprio dopo il vertice fallito tra Arabia Saudita e Iran per i limiti all’estrazione, il rialzo dei rendimenti dei titoli pubblici ha riproposto la logica secondo cui gli speculatori, se ipotizzano una caduta del rendimento reale, poi pretendono l’aumento nominale. Pertanto figura tra le più importanti da inizio anno anche la crescita del tasso sul decennale tedesco che porta a correggere verso l’alto le attese formulate a inizio aprile sull’Eurirs 10 anni, fissato a 0,64% il 22/04/2016.futures sul Bund (Eurex, 22 aprile 2016)

Al momento sembrano stabili sia le prospettive del cambio euro/dollaro, che spiega i movimenti minimi degli asset rifugio, sia quelle dei tassi Usa per i quali non sono previste novità dalla riunione Fomc della prossima settimana. Il tasso Irs 10 anni è atteso a 0,57% per fine aprile e in ulteriore calo per fine maggio.

(per le attese della settimana prossima sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 29 aprile 2016”)

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Irs del 13 maggio 2016”)