Archivi tag: 1/3/2012

Asta del 12 aprile 2012: Btp 3 anni, Btp 5 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione

Per giovedi 12/04/2012, in asta marginale e con regolamento 16/04/2012, il MEF ha disposto il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e relativi ai Btp a 5 anni e ai Btp 15 anni non più in corso d’emissione.

I Btp 3 anni (ISIN IT0004805070, decorrenza 01/03/2012, scadenza 01/03/2015, tasso d’interesse annuo lordo al 2,5%) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro e, nell’asta del 14 marzo scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo al 2,76%. I Btp triennali, nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 3,89%, prezzo di aggiudicazione 96,34 e rapporto di copertura 1,43 derivante da richieste per 4,139 miliardi di euro (assegnato l’importo offerto pari a 2,8845 miliardi di euro).

I seguenti titoli non più in corso d’emissione sono offerti per ammontare complessivo  da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro.

I Btp 5 anni off-the-run (ISIN IT0004656275, decorrenza 1° novembre 2010, scadenza 1° novembre 2015, tasso d’interesse annuo lordo 3%) sono offerti in undicesima tranche e, nella precedente asta del giorno 14 febbraio 2012, avevano fatto segnare rendimento lordo al 3,77%. I Btp quinquennali non più in corso d’emissione (vita residua 3 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 3,92%, prezzo di aggiudicazione 97,09 e rapporto di copertura 3,26 derivante da richieste per 1,288 miliardi di euro (assegnato l’importo di 395 milioni di euro).

I Btp 15 anni off-the-run (ISIN IT0003644769, decorrenza 1° febbraio 2004, scadenza 1° febbraio 2020, tasso d’interesse annuo lordo 4,5%) sono offerti in sedicesima tranche e, nella precedente asta del 13 settembre 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,49%. I Btp 15 anni non più in corso d’emissione (vita residua 8 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 5,04%, prezzo di aggiudicazione 96,90 e rapporto di copertura 2,19 derivante da richieste per 1,508 miliardi di euro (assegnato l’importo di 687 milioni di euro).

I Btp 15 anni off-the-run (ISIN IT0004356843, decorrenza 1° febbraio 2008, scadenza 1° agosto 2023, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in ventiduesima tranche e, nella precedente asta del 14 luglio 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,64%. I Btp 15 anni non più in corso d’emissione (vita residua 11 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 5,57%, prezzo di aggiudicazione 93,79 e rapporto di copertura 1,75 derivante da richieste per 1,606 miliardi di euro (assegnato l’importo di 918 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 3 anni: “Asta del 14 maggio 2012: Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 15 anni off-the-run ISIN IT0004356843: “Asta del 13 luglio 2012: Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 5 anni off-the-run quinquennali ISIN IT0004656275: “Asta del 30 luglio 2012: Btp 5 anni e Btp 10 anni; Btp 5 anni non più in corso d’emissione“)

Asta del 29 marzo 2012: CCTeu, Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per giovedi 29 marzo 2012, in asta marginale e con regolamento 2 aprile 2012, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi e relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

I CCTeu (decorrenza 15/12/2011, scadenza 15/06/2017, tasso d’interesse semestrale lordo pari all’Euribor 6 mesi maggiorato del 2,5% e cedola semestrale in corso, con scadenza 15 giugno 2012, pari a 2,121% con tasso lordo annuo 4,173%) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro e, nella precedente asta dello scorso 29 dicembre, avevano fatto segnare rendimento lordo del 7,42%. Il rendimento lordo dei CCTeu (ISIN IT0004809809), nella mattinata di giovedi, è risultato pari al 4,6%, il rapporto di copertura è risultato pari a 1,81 derivante da richieste per oltre 4,083 miliardi di euro (importo assegnato pari a quasi 2,256 miliardi di euro) ed il prezzo di aggiudicazione (%) è stato pari a 98,05.

I Btp 5 anni (ISIN IT0004793474, decorrenza 01/02/2012, scadenza 01/05/2017, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in quinta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,75 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro e, nella precedente asta del 28 febbraio, avevano fatto segnare rendimento lordo al 4,19%. I Btp quinquennali, nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo stabile al 4,18%, prezzo di aggiudicazione 102,76 e rapporto di copertura 1,65 derivante da richieste per oltre 4,117 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004801541, decorrenza 01/03/2012, scadenza 01/09/2022, tasso d’interesse annuo lordo 5,5%) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2,25 miliardi di euro ad un massimo di 3,25 miliardi di euro e, nell’asta dello scorso 28 febbraio, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,5%. I Btp decennali, nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in calo al 5,24%, prezzo di aggiudicazione 102,62 e rapporto di copertura 1,65 derivante da richieste per oltre 5,375 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 5 anni e Btp 10 anni si legga: “Asta del 27 aprile 2012: Btp 5 anni e Btp 10 anni; Btp 5 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei CCTeu: “Asta del 30 agosto 2012: Btp 5 anni, Btp 10 anni e CCTeu“)

Asta del 14 marzo 2012: Btp 3 anni e Btp 10 anni non più in corso d’emissione

Per mercoledi 14/03/2012, in asta marginale e con regolamento 16 marzo 2012, il MEF ha disposto il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e decennali non più in corso d’emissione.

Btp 3 anni (decorrenza 01/03/2012, scadenza 01/03/2015, tasso d’interesse annuo lordo abbassato al 2,5%) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 4 miliardi di euro ad un massimo di 5 miliardi di euro e, nell’asta del 14 febbraio scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo al 3,41%. I Btp triennali (ISIN IT0004805070), nella mattinata di mercoledi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 2,76%, prezzo di aggiudicazione 99,32 e rapporto di copertura 1,56 derivante da richieste per 7,824 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 10 anni non più in corso d’emissione (ISIN IT0004489610, decorrenza 01/03/2009, scadenza 01/09/2019, tasso d’interesse annuo lordo 4,25%) sono offerti in tredicesima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro e, nella precedente asta del 28 ottobre 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,81%. I Btp decennali off-the run (vita residua 7 anni), nella mattinata di mercoledi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 4,3%, prezzo di aggiudicazione 99,98 e rapporto di copertura 2 derivante da richieste per 1,9955 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp triennali: “Asta del 12 aprile 2012: Btp 3 anni, Btp 5 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 10 anni off-the-run ISIN IT0004489610: “Asta del 13 luglio 2012: Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

Asta del 28 febbraio 2012: Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per martedi 28 febbraio 2012, in asta marginale e con regolamento 1° marzo 2012, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

Btp 5 anni (ISIN IT0004793474, decorrenza 01/02/2012, scadenza 01/05/2017, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro e, nella precedente asta del 30 gennaio, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,39%. I Btp quinquennali, nella mattinata di martedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in calo al 4,19%, prezzo di aggiudicazione (%) 102,79 e rapporto di copertura 1,41 derivante da richieste per 3,531 miliardi di euro (assegnato l’importo offerto massimo).

Btp 10 anni (decorrenza 01/03/2012, scadenza 01/09/2022, tasso d’interesse annuo lordo 5,5%) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3 miliardi di euro ad un massimo di 3,75 miliardi di euro e, nell’asta dello scorso 30 gennaio, avevano fatto segnare rendimento lordo al 6,08%. I Btp decennali (ISIN IT0004801541), nella mattinata di martedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in calo al 5,5%, prezzo di aggiudicazione (%) 100,58 e rapporto di copertura 1,4 derivante da richieste per 5,26 miliardi di euro (assegnato l’importo offerto massimo).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per il nuovo BTP Italia si legga: “BTP Italia indicizzato all’inflazione italiana: sottoscrizione dal 19 al 22 marzo 2012“)

(per l’asta del mese prossimo dei BTP 5 anni e BTP 10 anni si legga: “Asta del 29 marzo 2012: CCTeu, Btp 5 anni e Btp 10 anni”)

Costo del denaro fermo ad agosto 2011: le aspettative sui tassi Euribor e Irs

La stabilità del tasso base deciso dalla Bce, fermo all’1,5% nel mese di agosto, non deve essere intesa come un rallentamento dell’attività esercitata dall’istituto europeo. La banca centrale rimane vigile sull’inflazione, stimata per quest’anno sempre al di sopra della soglia di attenzione del 2%, e resta impegnata nel programma mai interrotto di acquisto dei titoli di Stato, come dichiarato da Trichet.

Solo che stavolta, in aggiunta ai consueti acquisti dei governativi di Grecia, Irlanda e Portogallo, ad essere oggetto delle operazioni di sostenimento dei prezzi da parte della Bce saranno pure i Bonos spagnoli e – fatto inquietante – i nostri Btp.

I tassi sul mercato secondario, prima ancora dei rendimenti fissati nelle ultime aste del Tesoro, parlano chiaro: nella mattinata di venerdi, il differenziale di rendimento tra decennali italiani e tedeschi ha raggiunto i 414 basis points, col rendimento dei Btp al 6,34% che ha segnato il picco massimo dall’introduzione della moneta unica. E per chi non lo ricordasse, la soglia di rendimento che aveva indotto Grecia e Irlanda a lanciare l’S.O.S., impossibilitate come erano a finanziarsi autonomamente sul mercato, era stata pari al 7%.

Se Italia, Spagna e – marginalmente – Francia diventano bersaglio della speculazione, anche per via delle paure americane sul debito pubblico che allontanano il miraggio della “locomotiva” trainante l’economia europea, e se permangono dubbi sull’effettiva capacità operativa del fondo Efsf di salvataggio dei Paesi periferici, la via d’uscita non può che essere la crescita della produzione interna ad ogni singolo Stato membro.

La Bce, consapevole di giocare un ruolo molto debole in questo contesto, comunica la realizzazione, per la prossima settimana, di un’operazione supplementare di liquidità attraverso l’asta di rifinanziamento del sistema bancario – con scadenza 1° marzo 2012 – per importi illimitati.

La prossima iniezione di denaro dovrebbe abbassare le tensioni tra operatori di mercato e tenere a bada i tassi interbancari; e difatti l’Euribor chiude con sensibile ribasso su tutte le scadenze, portando venerdi a 1,564% il fixing sul periodo trimestrale (dall’1,602% del giorno prima, valore in linea con quelli stabili delle ultime settimane):

Tutti i problemi delineati, in aggiunta alle preoccupazioni sui prezzi dell’energia e delle materie prime, rendono pessimisti gli operatori sul Liffe di Londra impegnati a contrattare derivati.

I future sull’Euribor 3 mesi, alla chiusura di venerdi 5 agosto 2011, restituiscono tassi impliciti che indicano una tendenza insolita per gli ultimi tempi: non solo il valore di metà agosto (1,5%) si presenta inferiore all’Euribor attuale, ma la spinta al ribasso assume carattere talmente marcato da invertire la pendenza della curva dei tassi attesi, negativa fino a metà dell’anno prossimo (1,25%). E’ evidente che, per gli operatori di mercato, le attuali condizioni critiche del sistema economico e finanziario perdureranno ancora per molti mesi e renderanno irrealizzabile il terzo rialzo del costo base del denaro entro quest’anno, mentre un miglioramento è atteso solo a partire da settembre del 2012. Aspettative invariate rispetto alla settimana prima, invece, a partire dalla fine del 2014.

Sul fronte tassi fissi, nel frattempo, si è assistito alle performance del Bund asso pigliatutto che ha delineato scenari di mercato impensabili fino a poche settimane fa, quando si ribadiva da più parti l’estemporaneità del fenomeno “fly to quality”.

Volano gli acquisti dei titoli tedeschi, sino a deprimerne i rendimenti al di sotto del tasso di inflazione; con l’accortezza che il fenomeno attuale porta con sé il rischio di un ritracciamento rapido e profondo, si segnalano in rialzo anche le previsioni sull’Eurex del future sul Bund-10 anni al giorno 05/08/2011. In particolare

– settembre 11: 130,87 (era 129,1 all’11 luglio scorso)

– dicembre 11: 129,44 (era 127,66 all’11 luglio scorso)

– marzo 12: 131,03.

Assieme al rendimento del Bund, scende pure l’Irs a scadenza 10 anni fissato al 3,05% in data 05/08/2011 (era al 3,19% all’11 luglio scorso, quando si registravano valori superiori per tutte le scadenze):

Fino al momento in cui non sarà stata trovata soluzione radicale alla crisi dei Paesi europei, per ora aiutati con interventi superficiali, il Bund continuerà ad essere acquistato massivamente ed i tassi fissi proseguiranno il loro trend in discesa, al pari di quanto si prevede per i tassi variabili.

(per le previsioni sui tassi Euribor 3 mesi al 12 agosto 2011 si veda http://www.questidenari.com/?p=4904)

(per le previsioni sull’Euribor e sull’Irs al 9 settembre 2011: http://www.questidenari.com/?p=5064)