Archivi tag: 12/4/2012

Istruzioni Imu 2012: acconto entro il 18 giugno per casa a disposizione, codici tributo. Esempio di saldo con aliquota aumentata

(continua da: “Istruzioni Imu 2012: quota e periodo di possesso, rateizzazione, scadenza e pagamento con F24”)

In base a quanto esposto sinora si conclude che:

in caso esistano diversi comproprietari, o diversi contitolari di un diritto reale, l’Imu è pagata da ciascun contribuente in proporzione alla propria quota, in proporzione al periodo di possesso e con versamenti separati;

l’Imu 2012 deve essere versata in due rate, di cui la prima (acconto) deve tenere conto delle sole aliquote base fissate dal Governo col decreto “Salva Italia” anche qualora il Comune abbia già deliberato in merito. La seconda rata dovrà tenere conto delle aliquote definitive e dell’acconto versato;

soltanto per abitazione principale e relative pertinenze l’importo dovuto può essere suddiviso in tre tranche;

le aliquote sono pari a 0,4% (abitazione principale e relative pertinenze), 0,76% (seconde case, case affittate, aree fabbricabili e terreni agricoli) e 0,2% (fabbricati rurali strumentali).

La Circolare n. 3/DF esemplifica l’ipotesi di una seconda casa con quota di proprietà e periodo di possesso al 100%, in relazione alla quale l’Imu da versare entro il 18 giugno è pari ad euro 478,00; l’imposta dovuta è divisa in due parti, di cui la prima metà è riservata allo Stato e la rimanente metà al Comune.

Esempio 16: per l’abitazione tenuta a disposizione dall’unico proprietario per l’intero anno, la rendita catastale pari ad euro 750,00 consente di determinare l’Imu annua pari ad euro 957,60 dopo l’applicazione della rivalutazione (5%), del moltiplicatore (160) e dell’aliquota impositiva (0,76%).

Detto importo è riservato per il 50% allo Stato (euro 478,80) e per il 50% al Comune (euro 478,80).

La quota riservata allo Stato viene divisa a metà per il versamento della prima rata entro il 18 giugno 2012 (euro 239,00 dopo l’arrotondamento). Sul modulo F24 deve essere indicato il codice tributo 3919.

La quota riservata al Comune viene divisa a metà per il versamento della prima rata entro il 18 giugno 2012 (euro 239,00 dopo l’arrotondamento). Sul modulo F24 deve essere indicato il codice tributo 3918.

L’importo del saldo da versare entro il 17/12/2012 corrisponde a quello dell’acconto in caso di invarianza dell’aliquota.

Se invece il Comune dovesse modificare l’aliquota d’imposta innalzandola a 0,86%, occorrerebbe ricalcolare l’Imu per l’intero anno e, a saldo, pagare la differenza tra la maggiore imposta e l’importo già versato.

Nell’ultima ipotesi, la quota riservata allo Stato (sempre euro 478,80), al netto dell’acconto di giugno (euro 239,00), porterebbe a versare la differenza di euro 240,00 (ovvero euro 239,80 arrotondati): Imu a saldo riservata allo Stato.

E siccome l’Imu annua salirebbe ad euro 1083,60 (una volta applicata la nuova aliquota), la differenza tra quest’ultimo importo e la quota annua riservata allo Stato sommata all’Imu comunale versata in acconto porterebbe a versare euro 366,00 (1083,60 – 478,80 – 239,00 = 365,80 prima dell’arrotondamento): Imu a saldo spettante al Comune.

La seconda rata da versare entro il 17 dicembre salirebbe così ad euro 606,00 derivante dalla somma dell’Imu a saldo riservata allo Stato e dell’Imu a saldo spettante al Comune.

(continua “Istruzioni Imu 2012: esempio di acconto per casa a disposizione per una parte dell’anno. Saldo con aliquota aumentata“)

(scarica la RISOLUZIONE N. 35/E del 12 aprile 2012 relativa all’istituzione dei codici tributo per il versamento dell’Imu tramite F24 dal sito dell’Agenzia delle Entrate)

Asta del 12 aprile 2012: Btp 3 anni, Btp 5 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione

Per giovedi 12/04/2012, in asta marginale e con regolamento 16/04/2012, il MEF ha disposto il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e relativi ai Btp a 5 anni e ai Btp 15 anni non più in corso d’emissione.

I Btp 3 anni (ISIN IT0004805070, decorrenza 01/03/2012, scadenza 01/03/2015, tasso d’interesse annuo lordo al 2,5%) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro e, nell’asta del 14 marzo scorso, avevano fatto segnare rendimento lordo al 2,76%. I Btp triennali, nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 3,89%, prezzo di aggiudicazione 96,34 e rapporto di copertura 1,43 derivante da richieste per 4,139 miliardi di euro (assegnato l’importo offerto pari a 2,8845 miliardi di euro).

I seguenti titoli non più in corso d’emissione sono offerti per ammontare complessivo  da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 2 miliardi di euro.

I Btp 5 anni off-the-run (ISIN IT0004656275, decorrenza 1° novembre 2010, scadenza 1° novembre 2015, tasso d’interesse annuo lordo 3%) sono offerti in undicesima tranche e, nella precedente asta del giorno 14 febbraio 2012, avevano fatto segnare rendimento lordo al 3,77%. I Btp quinquennali non più in corso d’emissione (vita residua 3 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in salita al 3,92%, prezzo di aggiudicazione 97,09 e rapporto di copertura 3,26 derivante da richieste per 1,288 miliardi di euro (assegnato l’importo di 395 milioni di euro).

I Btp 15 anni off-the-run (ISIN IT0003644769, decorrenza 1° febbraio 2004, scadenza 1° febbraio 2020, tasso d’interesse annuo lordo 4,5%) sono offerti in sedicesima tranche e, nella precedente asta del 13 settembre 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,49%. I Btp 15 anni non più in corso d’emissione (vita residua 8 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 5,04%, prezzo di aggiudicazione 96,90 e rapporto di copertura 2,19 derivante da richieste per 1,508 miliardi di euro (assegnato l’importo di 687 milioni di euro).

I Btp 15 anni off-the-run (ISIN IT0004356843, decorrenza 1° febbraio 2008, scadenza 1° agosto 2023, tasso d’interesse annuo lordo 4,75%) sono offerti in ventiduesima tranche e, nella precedente asta del 14 luglio 2011, avevano fatto segnare rendimento lordo al 5,64%. I Btp 15 anni non più in corso d’emissione (vita residua 11 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 5,57%, prezzo di aggiudicazione 93,79 e rapporto di copertura 1,75 derivante da richieste per 1,606 miliardi di euro (assegnato l’importo di 918 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 3 anni: “Asta del 14 maggio 2012: Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 15 anni off-the-run ISIN IT0004356843: “Asta del 13 luglio 2012: Btp 3 anni, Btp 10 anni e Btp 15 anni non più in corso d’emissione”)

(per la prossima asta dei Btp 5 anni off-the-run quinquennali ISIN IT0004656275: “Asta del 30 luglio 2012: Btp 5 anni e Btp 10 anni; Btp 5 anni non più in corso d’emissione“)