Previsioni Irs del 26 giugno 2015

La seconda settimana di giugno non è stata tanto importante per le evidenze relative ai derivati sul greggio al ribasso, per i dati sulla crescita della produzione industriale di aprile nell’area euro o per la prima discussione formale dell’euro working group sull’argomento default in Grecia, quanto per quello che appare essere il definitivo assestamento dei tassi fissi sopra ai minimi storici in luogo delle recenti attese al ribasso. Il fattore più in risalto nella fase attuale è la rapidità con cui è avvenuto il passaggio da aspettative deflazionistiche ad attese di inflazione, solo in parte giustificate dall’attinenza col prezzo delle materie prime.

EurIrs (26.06.2015)Da metà giugno si è avuta cognizione che il rallentamento dell’economia globale, e non solo il rallentamento dell’economia Usa relativo al primo trimestre, consiglieranno alla Yellen una stretta monetaria più leggera del previsto, pur nel rispetto dei tempi di inizio della politica restrittiva collocati entro fine anno.

La reazione del Treasury ha accompagnato la ripresa del Bund: il rendimento del decennale tedesco ha corretto le passate valutazioni esagerate su inflazione e sviluppo economico, con l’insolvenza della Grecia sullo sfondo, ed è tornato sotto lo 0,8% contribuendo a far aumentare lo spread italiano. L’Irs 10 anni è calato all’1,15% il 19 giugno ma è stato paracadutato dai periferici.

La fine del mese ha riproposto il motivo classico del recente passato: stretta correlazione tra i titoli di riferimento americano e tedesco, aumento della propensione al rischio per i dati economici (appena rafforzata dalle notizie positive di accordo tra Grecia e creditori internazionali o appena ostacolata dalle notizie sulle stesse vicende quando negative), quindi contestuale risalita dei rendimenti core e discesa dei periferici (spread italiano in contrazione per 28 punti base in sette giorni). L’Irs10, in tal modo, venerdi 26 sale a 1,28% ma non troppo perché stavolta il Btp fa da zavorra.futures sul Bund (Eurex, 26.06.2015)

Col Bund che continua a mantenersi nella fascia di oscillazione del rendimento delimitata da quota 1%, le previsioni Irs 10Y di fine luglio si collocano in lieve ribasso verso quota 1,19% per la valutazione di uno scenario intermedio caratterizzato dal fallimento della Grecia senza uscita dal recinto dell’euro. Irs 10 anni a 1,11% per fine agosto.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 17 luglio 2015”)

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