Previsioni Irs del 1° aprile 2016

Irs (1° aprile 2016)L’attesa ribassista sul tasso fisso a dieci anni formulata a marzo si è rivelata quasi perfetta nei numeri che hanno differito per un solo centesimo di punto dal valore proposto: il fixing tra il 31 marzo ed il 1° aprile ha fatto segnare 0,57% e 0,55% tracciando movimenti minimi nell’intorno della previsione 0,56%.

A inizio della seconda metà di marzo l’attenzione era catalizzata sull’economia monetaria americana per via dell’inflazione in calo a febbraio: ne costituiva causa evidente il ribasso dei prezzi dell’energia, ma il dato core (depurato da beni alimentari ed energetici) saliva al 2,3% (massimo da maggio 2012; valore obiettivo 2%). La decisione scontata della Federal Reserve era quella di non toccare i tassi base, mentre risultava interessante la riduzione del numero atteso di rialzi nel corso dell’anno che diventavano due.

Dopo il sensibile calo di rendimento per Bund e Btp, la settimana terminava con la comunicazione di politica accomodante delle banche centrali di Usa, Giappone ed Europa e con l’Irs10 in discesa a 0,57% il 18 marzo.

Nella settimana corta pre-pasquale, secondo Markit, il settore americano dei servizi faceva segnare una crescita marginale e l’economia Eurozona tornava a crescere per la prima volta in tre mesi.

Eppure il rendimento del Treasury scendeva senza troppo badare alle parole sul prossimo ritocco di aprile espresse da James Bullard, presidente della Fed di St. Louis. I derivati sui tassi americani riducevano ad un solo rialzo l’intervento annuale della Fed rimanente nell’intero 2016.

Col petrolio stabilizzato sui 40 dollari al barile, il Bund seguiva il T-note e scendeva a 0,18% giovedi 24, mentre l’Irs 10Y confermava lo 0,57% del venerdi prima.

Interessante notare come veniva registrata in diminuzione la necessità delle banche centrali nei Paesi emergenti di liquidare asset per disporre di moneta, uno tra i fattori che presumibilmente tenderanno a mantenere i tassi sui minimi.

La settimana dopo Pasqua, in ultimo, ha proposto dati economici positivi di provenienza Usa, Cina ed Europa, il calo gemello del petrolio e del rendimento Bund, l’impercettibile risalita dei prezzi al consumo nell’area Euro.

Le parole della Yellen sulla cautela da adottare in materia di risalita dei tassi, più che motivate dal rallentamento della crescita internazionale a cui in verità gli Usa guardano col giusto interessamento, sono apparse giustificate dall’esercizio di controbilanciare la precedente comunicazione errata di qualche governatore Fed.

futures sul Bund (1° aprile 2016)I mercati, che hanno imparato a non contrastare le banche centrali, fino alla prima seduta del mese hanno proceduto ad affossare il rendimento del T-note, ora più lontano dal target 2%. Il prossimo riassorbimento del gap perde importanza se valutato alla luce dei 20 miliardi di euro aggiuntivi riversati per gli acquisti delle obbligazioni europee a partire da aprile che trascineranno al ribasso l’Irs 10 anni verso quota 0,37% per fine mese. La previsione esclude l’ipotesi di ritracciamento per i titoli europei compatibilmente al margine di circa 40 punti base che in teoria tutela il rendimento reale del Bund decennale e consente l’ingresso in territorio negativo per il rendimento nominale.

Previsioni EurIrs in ulteriore ribasso per fine maggio.

(per le prossime attese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 22 aprile 2016”)

3 commenti su “Previsioni Irs del 1° aprile 2016”

  1. Ciao, come mai l’attesa ribassista che avrebbe dovuto evidenziarsi a fine aprile al momento non sta andando come da te previsto? Ci sono speranze per una discesa sotto quota 1% dell’irs 30 da qui a 2-3 settimane?
    Nell’attesa di una tua cortese risposta ti saluto.
    Ps a quando l’articolo previsioni IRS aggiornato?

    1. Andrea!! E’ un piacere risentirci perché vuol dire che stiamo tutti bene ma a quest’ora, più che una domanda, avrei voluto pubblicare un selfie di Lei sorridente e con tanto di rogito sigillato!
      Dal Foglio Informativo leggo: “IRS lettera ….. relativo alla quotazione del secondo giorno lavorativo ANTECEDENTE il giorno di stipula …..”.
      Non doveva stipulare due settimane fa? Il 5 aprile l’Irs30 era a 0,97%!
      Rispetto all’Irs di questo venerdi, fanno 13 euro al mese regalati alla banca …… una volta si raccontava di quel tale che aveva fatto 13 e poi si era perso la schedina.
      Scherzi a parte: come Le indicai in occasione del nostro primo riscontro, caro amico, i tassi fissi sono ai minimi storici e non deve badare troppo alle oscillazioni fisiologiche sui mercati, nel senso che comunque vada sarà un successo!
      Negli ultimi giorni, soprattutto a causa del numero di trivelle americane ferme per questioni di economicità, il ritmo produttivo del greggio ha creato aspettative al rialzo sui prezzi del petrolio, e quindi crescita dei rendimenti per i titoli pubblici.
      Lei, però, può confidare nel desiderio a lungo represso del presidente iraniano Rouhani di riempire gli oleodotti a più non posso. E poi i mercati si fidano di Draghi, mica di Schaeuble.
      Troverà altre indicazioni nell’articolo “Previsioni Euribor e Irs del 22 aprile 2016” al link
      http://www.questidenari.com/previsioni-euribor-e-irs-del-22-aprile-2016.html/
      Saluti.

  2. Eh…avrei dovuto se la banca avesse rispettato le tempistiche promesse…purtroppo ci vorranno almeno altri 10 -15giorni…non ho cambiato idea sul fatto di seguire il suo consiglio e scegliere il fisso e godevo già della fortunata evenienza di rogitare strappando un irs 1% o poco meno. Speriamo in un nuovo calo a questo punto 😉 grazie della risposta, ora mi leggo le nuove previsioni. Cordialità, Andrea

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