Previsioni Euribor e Irs a ottobre 2012

Largamente attesa dai mercati, compreso il Liffe, la conferma dei tassi (rifinanziamento principale 0,75%; rifinanziamento marginale 1,50%; depositi 0%) è arrivata giovedi dal consiglio direttivo Bce che ha valutato la crescita economica debole e l’inflazione sopra il 2% per tutto l’anno. Non si è registrata alcuna ripercussione sul circuito interbancario, dove la liquidità nel complesso rimane abbondante ma fatica a raggiungere le filiali di alcune aree geografiche.

La discesa dei tassi Euribor ha fatto registrare quest’oggi 8 ottobre 2012 il nuovo minimo storico della scadenza 3 mesi allo 0,214%; in discesa anche le scadenze a 12 e 6 mesi, rispettivamente a 0,666% e 0,423%, mentre rimane fermo l’Euribor 1 mese a quota 0,112%.

Non desta preoccupazioni neppure il differenziale Euribor-Ois, nella mattinata di venerdi scorso a 13,2 punti base dopo aver toccato il minimo degli ultimi cinque anni (0,128%) al 1° ottobre.

Indicazioni positive arrivano anche dalla somma (comunque troppo alta) dei depositi a 24 ore presso Bce e dei conti correnti, giovedi scorso in calo a circa 818 miliardi di euro nonostante l’approssimarsi della chiusura del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria che assorbe risorse impedendo il raggiungimento dell’economia reale.

In conferenza le parole di Draghi, che non ha neppure accennato ad altre misure straordinarie di finanziamento, hanno ridotto le attese di prossimi tagli al costo base del denaro da operare entro fine anno. Contro la stessa tesi gioca anche un’ulteriore considerazione: il taglio di un quarto di punto produrrebbe un effetto lieve sull’Euribor 3 mesi, quantificabile attorno allo 0,1% in meno di un tasso che già si trova ai minimi storici, ma rafforzerebbe i pericoli dell’inflazione e dell’inquinamento di bilancio delle banche europee per via degli acquisti di titoli ad alto rischio ed alto rendimento con liquidità ottenuta a basso prezzo.

Prendono forza così le previsioni degli operatori che contrattano derivati a Londra e, al 5 ottobre 2012, delineano una curva dei tassi Euribor 3 mesi attesi nelle settimane seguenti in lieve diminuzione (minimo 0,2% a dicembre 2012) e approssimativamente sui livelli attuali ancora fino a metà dell’anno prossimo.

Le indicazioni di Draghi fornite il mese scorso sul programma di acquisto dei titoli di Stato (Omt) ed il via libera condizionato nel quantum dalla Corte Costituzionale tedesca avevano soddisfatto i mercati, impedendo il ripetersi dello schiacciamento dei rendimenti del Bund poco sopra la soglia dell’1%.

Le settimane successive hanno mostrato un fisiologico raffreddamento degli entusiasmi, sia pur in un clima di generale fiducia nell’indirizzo impresso dalla Bce per l’uscita dalla crisi. Se lo scenario peggiore di disgregazione dell’Euro appare adesso irrealizzabile, hanno giocato a favore del rifugio rappresentato da oro e Bund la ritrosia dei governi ad accettare il piano imposto dalle autorità monetarie (non necessariamente gravoso ma anche idoneo a favorire la crescita attraverso le riforme strutturali) e il freno imposto da Germania, Finlandia e Olanda al sostegno diretto alle banche concesso dall’Esm, fondo che quest’oggi diviene operativo.

Non sembrano aver turbato i mercati nel corso degli ultimi giorni, invece, il calo della produzione industriale della Spagna che nega l’imminenza della richiesta di aiuti e l’ennesimo allarme proveniente dalla Grecia.

I titoli governativi tedeschi, soggetti a vendita in questa fase di transizione, in chiusura di settimana scorsa hanno offerto un rendimento all’1,52% ancora basso rispetto alle attese: considerato il contesto recessivo che nelle prossime settimane indurrà gli investitori a mantenere una certa quota di Bund in portafoglio, è possibile ipotizzare che la tendenza alla risalita dei rendimenti sarà compensata parzialmente dagli acquisti e che il tasso Irs 10 anni conoscerà una fase di lieve oscillazione rispetto al fixing 1,81% del 5 ottobre 2012.

 

Il movimento dell’Irs 10 anni, tuttavia, non dovrebbe comportare possibilità di tornare a toccare i minimi dell’estate trascorsa.

(per le previsioni sui tassi variabili della prossima settimana si legga: “Previsioni Euribor 3 mesi del 12 ottobre 2012“)

(per le previsioni sui tassi fissi del mese prossimo: “Previsioni Euribor e Irs a novembre 2012. Obamanomics is yet to come“)

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