Previsioni Euribor del 24 aprile 2015

Tra le conseguenze non desiderate dell’espansione monetaria in atto si trova l’incremento dei depositi giornalieri e dei conti correnti che mercoledi scorso, nel primo giorno del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria, ha evidenziato la crescita dell’ammontare di denaro nelle casse Bce per circa novanta miliardi di euro rispetto ai dati dell’11 marzo (1° giorno Rob del periodo precedente).

Se l’autorità di politica monetaria non può realizzare il finanziamento diretto dell’economia reale, tuttavia l’abbondanza di liquidità che fluisce nei circuiti bancari agevola lo scambio di denaro tra istituti e rende meno onerosa la materia prima da rivendere ai mutuatari con maggiorazione: i tassi di interesse, nel corso della settimana, hanno continuato a scendere ed in particolare l’Euribor 3 mesi ha assunto segno meno per la prima volta (-0,001% il 24/04/2015), spazzando via così le vecchie congetture degli analisti ed i software obsoleti che non prevedevano tale evenienza.

Per la maggior parte di coloro che, negli anni passati, avevano ottenuto dalla banca un mutuo a tasso variabile, ovvero non solo per la parte minoritaria titolare di mutuo indicizzato all’Euribor 1 mese, si verifica per certo una (sinora limitatissima ed impercettibile nelle tasche) erosione dello spread applicato, a meno di utilizzo di algoritmi per il calcolo degli interessi passivi (es. media mobile).

Venerdi Euribor 1 mese a -0,034%; Euribor 6-12 mesi a 0,066% e 0,172% (fonte dati: Aritma).

Nulla di nuovo sul brevissimo.

L’ingresso dell’Euribor 3 mesi in territorio negativo, martedi scorso, non ha suscitato cambiamenti nei tassi previsti al pari della constatazione dell’indice Zew in calo ad aprile per la prima volta dall’ottobre 2014. Mercoledi, invece, la rivisitazione al rialzo delle stime tedesche del Pil 2015 e 2016, per i progressi in termini di consumi privati e disoccupazione, è stata accompagnata da increspature apprezzabili a partire dalla scadenza giugno 2016 presente sulla scaletta.

A fine settimana è stato trascurato il rallentamento dell’espansione nell’Eurozona indicata dal Pmi composito Markit di aprile in lettura preliminare come anche il rafforzamento dell’Ifo ai massimi da dieci mesi.

Il 24 aprile 2015 i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi indicano quota 0% per giugno e settembre prossimi, senza alcuna variazione sul dato a sette giorni per l’intero anno corrente. Parametro appena un centesimo sotto lo zero nel primo semestre 2016, quando sarà in dirittura d’arrivo il programma Quantitative Easing.

Prevista sul Liffe quota 0,3% a fine 2018.

Giovedi depositi overnight usati per 78 miliardi di euro e conti correnti presso Bce per 277 miliardi.

(per le prossime attese sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 30 aprile 2015”)

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