Previsioni Euribor 3 mesi del 31 maggio 2013

Le stime Ocse che a metà settimana hanno prospettato un calo ulteriore della produzione per il 2013 non hanno sortito l’effetto consueto sulle aspettative del Liffe, orientate ad estesi rialzi lungo la scaletta dei tassi future con la conseguenza di anticipare a metà 2016 il raggiungimento di quota 1%.

Gli operatori del mercato londinese, attraverso l’unica impercettibile limatura del giugno prossimo che porta l’Euribor 3 mesi poco sotto il fixing 0,2% del 31 maggio 2013, lasciano spazio alla possibilità di un nuovo intervento da 25 punti base del direttivo Bce chiamato a riunirsi giovedi 6.

Sull’interbancario nel corso delle ultime cinque sedute è rimasto quasi invariato anche l’Euribor 1 mese (0,113%), mentre sono aumentati l’Euribor 6 mesi (0,298%) e l’Euribor 12 mesi (0,478%).

Ad eccezione dell’Euribor 3 settimane fermo a 0,102%, sul brevissimo sono aumentati l’Euribor 1-2 settimane (0,087% e 0,093%).

Si conferma la presenza di difficoltà riguardanti la trasmissione della politica monetaria della Bce e la necessità di trovare nuove soluzioni come gli acquisti di asset.

Per la prossima riunione del 6 giugno, pertanto, è ragionevole attendersi un (non risolutivo) taglio del tasso sui depositi nella misura dello 0,25% (tasso negativo) che, in ogni caso, colpirebbe in quantità limitata utilizzi scesi a quota 85 miliardi di euro giovedi scorso (278 mld per i conti correnti presso Bce).

Ancora una volta si manifesta scarsa la restituzione di circa 3 miliardi di euro annunciati per la settimana prossima (cfr. rimborsi volontari dei finanziamenti straordinari a tre anni – Ltro 2011 e 2012): si tratta di un ulteriore segnale sulle attese prive di significativi cambiamenti circa politica monetaria e contesto economico.

Giovedi scorso Eonia a 0,073%; martedi spread Euribor-Ois a 13,4 punti base.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a giugno 2013“)

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