Previsioni Euribor 3 mesi del 30 dicembre 2011

A giudicare dai numeri sull’assegnazione di denaro in occasione dell’asta a 36 mesi della settimana passata, da quelli sull’uso delle operazioni di rifinanziamento marginale (17,3 miliardi di euro giovedi, quando in condizioni ideali di mercato le banche ricevono liquidità per poche centinaia di milioni di euro) e sul volume raggiunto dai depositi parcheggiati overnight presso la Bce (venerdi a quota 445 miliardi di euro, appena sotto il record dall’introduzione dell’euro fatto segnare martedi con 452 miliardi), si conclude che le banche hanno fatto provvista di liquidità ma non la usano in modo ottimale, causando problemi di distribuzione nelle aree periferiche (colpita quella italiana, dove gli istituti di credito hanno conosciuto difficoltà alleggeritesi solo negli ultimi giorni).

Non sembra ancora corretto, tuttavia, esprimere un giudizio di bocciatura sull’esito dell’asta straordinaria, considerata fallimentare da alcuni osservatori per via del mancato indirizzo della liquidità verso l’acquisto del debito pubblico più remunerativo, ovvero per il mancato assottigliamento dello spread a lungo termine; l’accortezza di non appesantire gli attivi di bilancio bancario e l’attuale periodo natalizio, caratterizzato da volumi di scambio sotto la media, consigliano di rinviare la riflessione a gennaio inoltrato.

Il dato oggettivo che ora deve interessare è la continua discesa dell’Euribor 3 mesi, giunto venerdi 30 dicembre al fixing dell’1,356%. In calo per via della liquidità abbondante anche le durate più brevi, con l’Eonia (ovvero il tasso Euribor “da un giorno all’altro”) sceso giovedi sotto lo 0,4%, sempre più vicino al tasso sui depositi presso la Bce.

Anche le previsioni sul Liffe continuano a puntare verso il basso per inizio anno nuovo, col valore di metà gennaio rivisto all’1,23% per il progressivo raffreddamento delle tensioni sull’interbancario. Entro la prima metà del 2012, poi, gli operatori di Londra prevedono un nuovo intervento della Bce nell’ordine di un quarto di punto percentuale (P/T a 0,75%) che aprirebbe la strada ad un periodo di stabilità dei tassi interbancari. Le previsioni sull’Euribor 3 mesi per l’anno prossimo, in data 30/12/2011, sono dunque favorevoli ai mutuatari che sceglieranno la corresponsione delle rate di mutuo parametrate al tasso variabile (spread ovvero debiti sovrani permettendo, ovviamente).

(per le previsioni Euribor sul Liffe del 6 gennaio prossimo si legga “Previsioni Euribor 3 mesi del 6 gennaio 2012”)

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