Previsioni Euribor 3 mesi del 14 settembre 2012

Non si arresta la discesa dell’Euribor 3 mesi (minimo storico 0,25% del 14/09/2012) nè quella del tasso interbancario sulle altre scadenze, nonostante l’Euribor 1 mese abbia rallentato perdendo soltanto 1 millesimo in cinque sedute.

Anche sul brevissimo termine, rispetto alle quotazioni di fine settimana scorsa, sono tutte in discesa le quotazioni dell’Euribor a 3, 2 e 1 settimana; giovedi l’Eonia ha chiuso a 0,103% ed il differenziale Euribor-Ois è risultato poco variato a 17 punti base, minimo da giugno 2011.

Se giovedi il mercato Liffe aveva ribassato le attese lungo tutta la scaletta con lievi tagli da 1 a 6 centesimi, venerdi si è assistito al processo inverso innescato dall’ondata di ottimismo che ha prevalso sui mercati europei per l’appoggio della Fed alla terza fase del quantitative easing.

I rialzi dei tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi, insignificanti sulle scadenze più vicine, si sono fatti progressivamente più forti sino a raggiungere i 16 centesimi a fine 2017. Pertanto, in data 14/09/2012, la curva dei tassi attesi mantiene il minimo a quota 0,23% per dicembre di quest’anno e mostra il superamento della quotazione attuale a marzo dell’anno prossimo.

Mercoledi scorso, all’inizio del nuovo periodo di mantenimento riserva obbligatoria, la Bce ha comunicato che i depositi delle banche commerciali sono stati pari a quasi 315 miliardi di euro: la cifra, aumentata rispetto alle risultanze di inizio agosto, deve essere valutata assieme a quella dell’utilizzo dei conti correnti remunerati che, nello stesso giorno, sono risultati pari a circa 551 miliardi di euro, ovvero più di 7 volte i valori registrati prima dell’azzeramento del tasso di remunerazione sui depositi.

Se fino ai primi di luglio le banche utilizzavano i conti remunerati al tasso principale soltanto nei limiti della riserva obbligatoria e poi, una volta raggiunto il valore di riserva prefissato, trasferivano il denaro eccedente sui depositi Bce allo 0,25%, adesso, in mancanza di convenienza economica per l’azzeramento del tasso sui depositi, evitano si effettuare il passaggio descritto per motivi tecnici e lasciano i soldi in giacenza sui conti.

Le evidenze dei primi due mesi di azzeramento del tasso sui depositi, pertanto, portano a concludere che la liquidità in eccesso nel mercato interbancario non raggiunge ancora l’economia reale: la somma delle voci ultime registrate “deposit facility” e “current account”, difatti, riconduce agli oltre 800 miliardi di euro che venivano depositati overnight presso l’istituto centrale a inizio luglio.

(per le previsioni sui tassi variabili della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 21 settembre 2012“)

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