La BCE e le montagne russe

   La Banca Centrale Europea continua ad abbassare i tassi di interesse: il costo del denaro scende all’1,25% ma la mossa non sembra essere stata bene accolta dalle principali piazze finanziarie, che rallentano il loro andamento rispetto ai corsi in apprezzabile crescita della mattinata odierna.

La reazione immediata delle Borse è ovviamente dovuta alle aspettative di taglio dei tassi che gli operatori quantificavano in misura più vigorosa nell’ordine dello 0,50% (fonte: www.ilsole24ore.com), aspettative indotte pure dall’entità dell’ultima manovra (http://www.questidenari.com/?p=232) che fa “storico” nella mente degli operatori.

L’effetto negativo fatto registrare sui listini si deve al perseguimento di una strategia di variazione dei tassi che non ha caratteristica di moderazione (c.f.r. penultimo taglio e politica fine tuning http://www.questidenari.com/?p=147) né si presenta uniforme nel tempo. Si aggiunga che lo stesso Trichet, in concomitanza alla mossa dell’Eurotower, afferma che i tassi ricominceranno a salire a metà anno – è un chiaro avvertimento ai possessori di titoli di Stato che sono invitati a rimettere in circolazione la moneta cedendo le loro obbligazioni (http://www.questidenari.com/?p=400).

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