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Tanto per cominciare il 3° anno

Andato ben oltre le aspettative iniziali – le mie più rosee ed esplicite accanto alle attese recondite dei principali collaboratori del sito, tutte messe a dura prova una volta esaurito lo slancio entusiastico delle prime pubblicazioni – Qd rappresenta oggi molto più di uno sfizioso passatempo.

Non solo divertimento intellettuale o sfida alle firme del giornalismo economico di certo più autorevoli di quella dello scrivente, mero cultore della disciplina, ma anche – tratto caratterizzante qualsiasi scritto – voglia di informazione tecnica. O tosta, tanto per distinguerla da quella “leggera” di taluni editori (?) che si limitano ad alimentare “aggregatori di notizie” senza poter entrare nel merito delle questioni finanziarie applicate ad un qualsiasi ambito d’impresa, bancario, assicurativo, o altro.

Informazione, quella su cui ho puntato con forza, fondata sull’evoluzione delle norme, dei mercati, degli strumenti di tutela dai rischi e di riparazione agli errori propri o altrui, degli strumenti indirizzati a cogliere opportunità, anche in presenza di una congiuntura sfavorevole che non sembra finire mai.

Informazione che, per quanto impegnativa nelle forme e nei contenuti, non può limitarsi a compiacere una nicchia di utilizzatori finali culturalmente agiati ma deve puntare a raggiungere porzioni sempre più ampie di utenza interessata che esistono, a giudicare dai numeri delle rilevazioni statistiche, e che si dimostrano sempre più inclini ad abbandonare la carta stampata per indirizzarsi su fonti prontamente aggiornate e, se possibile, raggiungibili a minor costo, oltre che attendibili.

Mi conforta in tal senso – e perciò ringrazio tutti Voi anche a nome dello Staff di “Questi denari” – la rilevazione statistica a fine anno scorso di un numero di pagine viste giornalmente pari a cinque volte quelle di inizio dello stesso 2010.

Un risultato premiante, oltreché indicativo della giusta via per superare i nuovi obiettivi, raggiunto grazie al crescente numero di contatti che nel 2010 si sono indirizzati su argomenti di attualità:

–        legge 120/2010 (http://www.questidenari.com/?tag=legge-12010) sul nuovo Codice della Strada, top visitors in agosto e settembre (zero alcol per neopatentati e camionisti, turni di riposo per conducenti professionali, autovelox e contravvenzioni, casco omologato per conducenti di ciclomotori e motoveicoli, etilometro nei locali pubblici)

–        dichiarazione di successione (http://www.questidenari.com/?tag=dichiarazione-di-successione), top visitors a marzo, maggio, luglio e novembre (esempi pratici, download gratuito della modulistica)

–        rilevazioni e previsioni sui tassi Euribor (http://www.questidenari.com/?tag=previsioni-euribor) e Irs

–        incentivi statali (http://www.questidenari.com/?tag=incentivi-2010), top visitors di aprile

–        normativa PSD (http://www.questidenari.com/?tag=direttiva-servizi-pagamento) sui tempi della disponibilità per i bonifici, su Rid veloce e Rid non autorizzato

–        obbligazioni Enel (http://www.questidenari.com/?tag=bond-enel-2016), top visitors di febbraio, e Ipo sulla partecipata Green Power (http://www.questidenari.com/?tag=enel-green-power), top visitors di ottobre

–        D.L. 78/2010 (http://www.questidenari.com/?tag=dl-3152010-78), top visitors di giugno, su pedaggi autostradali, tracciabilità degli scambi di denaro, operazioni rilevanti ai fini Iva, immediata esecutività dell’avviso di accertamento, limiti alla compensazione dei crediti per imposte erariali, etc.

mentre le statistiche indicano per i fine settimana il successo di argomenti “vacanzieri” legati ai buoni per il turismo (http://www.questidenari.com/?tag=buoni-vacanze-italia), top visitors in gennaio e dicembre, e al Caravaggio (http://www.questidenari.com/?tag=caravaggio), l’anno scorso definitivamente consacrato grandissimo fra i pittori grazie alle riuscite celebrazioni del 4° centenario dalla morte.

Senza ulteriore indugio torno a lasciare spazio ai denari, argomento di sempre e di tutti.

Buona lettura.

Conducenti professionali: le sanzioni del Codice della Strada per uso di alcol e inosservanza dei turni di lavoro e di riposo

Oltre alla possibilità di rimanere al volante del mezzo pesante fino a 68 anni, le novità che interessano i conducenti professionali – circa il rispetto delle regole stabilite dal Codice della Strada – riguardano i turni di guida, i turni di riposo, l’esibizione della documentazione all’organo accertatore e l’uso di sostanze alcoliche, stupefacenti o psicotrope da parte degli autisti.

La politica di “tolleranza zero” nei confronti dei conducenti professionali che assumono alcol si è concretizzata in una scala crescente di sanzioni (sulla base del tasso alcolemico rilevato) raddoppiate in caso di incidente – a partire dal minimo della multa compresa tra 155 e 624 euro (art. 186-bis, comma 2) e 5 punti patente decurtati, fino ad arrivare ai 6.000 euro e 10 punti patente in caso di ebbrezza grave, in aggiunta alle altre sanzioni della sospensione della patente e confisca del veicolo, o addirittura all’arresto e alla revoca della patente quando si guidano veicoli o complessi di veicoli con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, autobus e altri veicoli per il trasporto di più di 9 persone (conducente compreso).

Per determinare nel dettaglio la griglia sanzionatoria – che per valori di alcol superiori a 0,5 g/l riprende quella prevista dall’art. 186, 2°, lettere a), b) e c) per la generalità dei conducenti consultabile alla pagina http://www.questidenari.com/?p=2923 – si consideri che vengono applicate maggiorazioni delle sanzioni amministrative di 1/3 per valori compresi tra 0,5 e 0,8 g/l, e maggiorazioni da 1/3 alla metà delle sanzioni penali per valori superiori a 0,8 g/l. Il rifiuto di sottoporsi all’accertamento del tasso alcolemico comporta la sanzione fino a 9mila euro e l’arresto fino a 18 mesi (art. 186-bis, 6°).

Oltre che per il conseguimento della patente, è necessaria un’apposita certificazione sul non uso di alcol e di sostanze stupefacenti anche all’atto del rinnovo (sono compresi nell’obbligo pure i patentini filoviari).

In fatto di durata massima dei turni di guida, e permanenza nelle fasi di riposo, sono stati adottati i limiti europei previsti dal regolamento comunitario n. 561/ 2006.

Gli articoli 173 del Codice della Strada, al comma 5, e 174 ai commi da 5 a 7, prevedono sanzioni da 155 a 1.600 euro e la perdita da 1 a 10 punti patente (secondo un meccanismo di gradualità nella gravità dell’infrazione basato sulla percentuale di mancato rispetto del limite temporale) per il superamento dei periodi di guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone e cose e mancata osservanza dei periodi di riposo.

In particolare, il turno di lavoro relativo al periodo di guida giornaliero non deve superare le 9 ore (estensibili a 10 ore per non più di due volte a settimana), il periodo di guida settimanale non deve superare le 56 ore, ed il periodo di guida accumulato in due settimane consecutive non deve essere superiore a 90 ore.

Per il turno di riposo, l’interruzione deve durare almeno 45 minuti dopo un periodo di guida di 4,5 ore (eccetto il caso in cui stia per iniziare un periodo di riposo), ovvero in alternativa si possono effettuare due interruzioni di almeno 15 e 30 minuti; il riposo giornaliero deve essere realizzato nell’arco di 24 ore dal termine del precedente periodo di riposo giornaliero o settimanale.

Lo stesso art. 174, al comma 4, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie da 38 a 800 euro, stabilisce che il superamento della durata del periodo di guida e l’inosservanza delle disposizioni sui periodi di riposo giornaliero comportano l’applicazione della sanzione anche agli altri membri dell’equipaggio, provocano il ritiro temporaneo dei documenti di guida ed obbligano in solido al pagamento il conducente e l’impresa da cui lo stesso dipende.

In ultimo, con obbligo di pagamento o di versamento della cauzione a mani dell’agente accertatore, si rammenta che la violazione della normativa comunitaria in materia di cabotaggio prevede la sanzione da euro 5mila a 15mila.

Legge 120/10 – la circolare del 12 agosto 2010 sulle postazioni autovelox

E’ stata emanata la seconda circolare del Ministero dell’Interno (Dipartimento Pubblica Sicurezza) sulla riforma del Codice della strada (legge 29 luglio 2010, n. 120), entrata pienamente in vigore da quest’oggi 13 agosto – per la prima circolare si legga http://www.questidenari.com/?p=2813.

La circolare precisa le modalità di rilevamento delle infrazioni commesse per superamento dei limiti di velocità, per le quali sono previste sanzioni pecuniarie da un minimo di 38 euro fino ad un massimo di 3.119 euro (per il dettaglio delle multe in base alla gravità della violazione, per la perdita dei punti patente e le ulteriori sanzioni si veda http://www.questidenari.com/?p=2816).

In particolare, la circolare fa riferimento alla distanza di almeno 1 chilometro che è necessario osservare tra il cartello di preavviso della postazione di rilevamento e l’apparecchiatura stessa per la misurazione della velocità del veicolo, precisando che la norma riguarda i “dispositivi …….. finalizzati al controllo remoto delle violazioni …….. collocati ai sensi dell’art. 4 della L 168/2002 e, perciò, non riguarda i casi in cui l’accertamento dell’illecito sia effettuato con la presenza di un organo di polizia stradale” – punto 20, penultimo capoverso.

In altri termini, il vincolo della distanza di 1 Km non riguarda gli autovelox a presidio dei quali sia posta una pattuglia di agenti accertatori; inoltre, il vincolo non si applica (ultimo capoverso del punto 20) nel caso in cui “il limite di velocità sia generale per tipo di strada o sia riferito al particolare veicolo utilizzato”, ovvero nelle tratte stradali in cui il limite imposto dalla segnaletica coincida con quello generalmente previsto dal Codice della Strada.

Infine, il punto 32 della circolare chiarisce che l’accorciamento dei tempi di notifica delle multe (90 giorni) viene applicato alle infrazioni commesse dal 13 agosto 2010 – per la rateizzazione della multa o per l’eventuale ricorso al Giudice di Pace si legga http://www.questidenari.com/?p=2824.

Per i rimanenti punti della circolare, fra cui la precisazione sul fermo amministrativo immediato per incidente causato da guidatore in stato di ebbrezza, è possibile scaricare (in formato pdf) la circolare del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Servizio Polizia Stradale – prot. n. 300/A/11310/10/101/3/3/9 del 12.08.2010 dal sito www.poliziamunicipale.it.

(per gli obblighi di comunicazione dei dati identificativi del trasgressore alla guida, le sanzioni ed il ricorso si veda http://www.questidenari.com/?p=2966)

Legge 120/10 – le sanzioni per eccesso di velocità previste dal Codice della Strada

Pubblicata sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 luglio 2010, la legge 120 mitiga la perdita dei punti patente per i conducenti che superano il limite massimo imposto alla velocità su strada, ma aumenta l’importo della sanzione pecuniaria.

Infatti, in base all’art. 142, 7°, il superamento del predetto limite entro i 10 km/h comporta l’applicazione di una sanzione da euro 38 a 155, mentre il superamento del limite tra i 10 ed i 40 km/h porta ad una multa tra i 155 ed i 624 euro (art. 142, 8°) ed alla perdita di 3 punti patente.

Scattano ulteriori sanzioni e conseguenze per coloro che si spingono oltre.

L’applicazione della sanzione pecuniaria tra 500 e 2.000 euro si associa alla perdita di 6 punti patente, alla sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi, ed alla sospensione della patente da 8 a 18 mesi se lo stesso conducente incappa in ulteriore violazione entro i successivi 2 anni (art. 142, 9°), nel caso del superamento del limite tra i 40 ed i 60 km/h.

Infine, se il superamento del limite eccede i 60 km/h, la multa passa da 779 euro a 3.119, la decurtazione dei punti a 10, la sospensione del documento da 6 a 12 mesi, e si procede alla revoca della patente in caso lo stesso conducente incappi in ulteriore violazione entro i successivi 2 anni (art. 142, 9°-bis).

Considerata la difficoltà di sistemazione dei cartelli di preavviso ad almeno 1 km dalla postazione di rilevamento della velocità al di fuori dei centri abitati (si attende il decreto attuativo per i chiarimenti del caso), ed applicata la tolleranza prevista dal codice pari al 5% della velocità col minimo di 5 km/h, il limite effettivo di velocità è pari a 55 km/h in città e la sospensione della patente scatta a 96 km orari (50 + 5 a cui si aggiunge 41, “minimo” del superamento limite di cui al comma 9 dell’art. 142).

Tutte le sanzioni descritte sono raddoppiate se le violazioni vengono commesse alla guida dei seguenti veicoli:

–        autoveicoli o motoveicoli per trasporto merci pericolose (classe 1)

–        treni costituiti da autoveicolo e rimorchio (lettere h, i, l dell’art. 54, 1°)

–        autobus e filobus di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate

–        autocarri di massa a pieno carico superiore a 5 tonnellate, se adoperati per trasporto persone

–        mezzi d’opera viaggianti a pieno carico.

(per l’applicazione del vincolo della distanza tra il cartello di preavviso e la postazione di rilevamento della velocità si legga http://www.questidenari.com/?p=2857)