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Asta Btp del 29 settembre: salgono i rendimenti a 3 e 10 anni. In salita anche i CCTeu

Con asta del Tesoro, oggi 29 settembre 2010 sono stati collocati i seguenti titoli del debito pubblico per volumi di domanda definiti dagli operatori “discreti” e prezzi “ragionevoli”:

– Btp 10 anni (III° tranche, data emissione 01/09/2010, scadenza 01/03/2021, regolamento 01/10/2010) con rendimento lordo in salita al 3,90%, contro il 3,81% di agosto;

Btp 3 anni (IX° tranche, data emissione 01/06/2010, scadenza 01/06/2013, regolamento 01/10/2010), con rendimento lordo pari al 2,21%, contro il 2,07% di agosto;

CCTeu (VII° tranche, data emissione 15/06/2010, scadenza 15/12/2015, regolamento 01/10/2010), con rendimento lordo pari all’1,78%, rispetto all’1,74% di agosto.

Fonti varie: Dipartimento del Tesoro, Reuters Italia

(per l’asta Btp 3 anni e Btp 10 anni del 28 ottobre 2010 si veda http://www.questidenari.com/?p=3199)

(per l’asta CCTeu del 29 novembre 2010: http://www.questidenari.com/?p=3372)

Diminuiscono i rendimenti per Btp 3 anni e Btp 10 anni. I CCTeu in asta al 29 luglio 2010

Quest’oggi giovedi 29 luglio si è tenuta la prima asta del Tesoro relativa al collocamento dei nuovi titoli di Stato CCTeu indirizzati ai piccoli risparmiatori. L’importo richiesto è stato pari a 1,44 volte quello assegnato.

La clientela retail, che ha avuto tempo fino a ieri per la prenotazione in banca (lotto minimo: euro 1.000), ha acquistato il CCTeu (emissione 15 giugno 2010, scadenza 15 dicembre 2015 e regolamento 2 agosto 2010; codice ISIN IT0004620305), con tasso cedolare semestrale pari all’Euribor 6 mesi maggiorato dello spread 0,80%. Dato che il collocamento ai risparmiatori è stato effettuato in 3° tranche (le precedenti erano destinate agli investitori istituzionali e al concambio coi CCT: http://www.questidenari.com/?p=2707), il tasso cedolare semestrale (0,917% relativo alla prima cedola semestrale del 15 dicembre 2010) deve essere decurtato di una percentuale corrispondente al rateo d’interesse maturato dal collocamento del 24 giugno scorso (godimento 15 giugno). Fonte: IlSole24Ore.com.

Le successive cedole semestrali, ovviamente, non possono essere determinate in quanto collegate al futuro andamento dell’Euribor semestrale (per le previsioni di luglio: http://www.questidenari.com/?p=2755).

Il rendimento annuo lordo del CCTeu è pari a 1,70%.

Sempre oggi sono risultate buone anche le richieste in asta per il Btp 3 anni (scadenza 01/06/2013 e regolamento 02/08/2010), che ha fatto segnare il rendimento lordo del 2,01% (in calo rispetto al 2,33% di giugno), e per il Btp 10 anni (scadenza 01/09/2020 e regolamento 02/08/2010), che ha fatto segnare il rendimento lordo del 3,92% (in calo rispetto al 4,09% di giugno).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Btp a 3 e 10 anni del 30 agosto 2010: http://www.questidenari.com/?p=2944)

(per i rendimenti CCTeu di agosto e settembre si leggano i risultati dell’asta del 29/09/2010 in http://www.questidenari.com/?p=3032)

Aggiornamenti sui CCTeu: scadenza e classi di investitori

Col comunicato stampa del 21 giugno 2010 il Ministero dell’Economia e delle Finanze rende noto il pool di banche a cui è stato affidato il mandato relativo al collocamento del primo CCTeu emesso con scadenza 15 dicembre 2015 (fonte in formato pdf: www.dt.tesoro.it).

Il nuovo Titolo del Tesoro (http://www.questidenari.com/?tag=ccteu), che andrà gradualmente a sostituire l’attuale CCT, si caratterizza per la cedola variabile collegata all’Euribor a 6 mesi. La struttura del titolo è stata creata per indurre all’acquisto (fra gli altri) i proprietari di immobile e titolari di mutuo a tasso variabile che intendono cautelarsi dal rischio di aumento del tasso: in caso di variazioni dell’Euribor, la cedola d’interesse del CCTeu e la quota interessi del mutuo casa procederebbero di pari passo in termini percentuali.

Non è ancora stata fissata la data del collocamento iniziale del CCTeu – forse già questa settimana o forse a metà luglio, a seconda delle condizioni di mercato – ma di sicuro l’Italia sarà il primo Paese a collocare un titolo pubblico avente le descritte caratteristiche e assistito nelle condizioni di liquidità.

Inizialmente destinato agli investitori istituzionali (banche, compagnie di assicurazione, fondi d’investimento, etc.), il CCTeu potrà essere acquistato dagli investitori retail solo successivamente sul mercato secondario, ed il suo collocamento segna l’interruzione di nuove aste programmate di CCT, ad eccezione di quelle off-the-run eventualmente richieste (fonte: IlSole24Ore.com).

(Per l’asta del 29 luglio 2010 destinata ai piccoli risparmiatori si veda: http://www.questidenari.com/?p=2799)

Nuovi Titoli di Stato indicizzati: i CCTeu sostituiscono i CCT

E’ in arrivo il CCTeu – Certificato di Credito del Tesoro indicizzato all’Euribor – emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il nuovo strumento finanziario andrà a sostituire il vecchio CCT (http://www.questidenari.com/?tag=cct) gradualmente, e ciò al fine di garantirne una quantità minima in circolazione, ovvero per mantenere un adeguato livello di liquidità a tutela della regolarità nello svolgimento delle operazioni di contrattazione sul mercato secondario disposte dai possessori dei vecchi titoli. La sostituzione è motivata dai livelli di variabilità del prezzo dei CCT rilevata empiricamente negli ultimi anni, giudicata eccessiva per le caratteristiche del titolo, e dalle opportunità di protezione del patrimonio offerte ai soggetti titolari di mutui casa a tasso variabile che intendessero acquistare il nuovo strumento.

Anche il nuovo CCTeu avrà scadenza 7 anni (all’epoca dell’introduzione, almeno) e cedola variabile, ma stavolta indicizzata al tasso Euribor semestrale (rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente il primo giorno di maturazione della cedola).

Sin dall’inizio sarà offerta agli investitori la possibilità di concambio coi vecchi CCT, le cui nuove emissioni, come detto, saranno interrotte.

Fonte in formato pdf: MEF

(articolo successivo: http://www.questidenari.com/?p=2707)