Archivi tag: 31/1/2012

Ctz e BTP€i 10 anni: asta del 24 aprile 2012

Per martedi 24 aprile 2012, con regolamento 30 aprile 2012, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro decennali.

I Ctz (ISIN IT0004793045, decorrenza 31 gennaio 2012, scadenza 31 gennaio 2014) sono emessi in settima tranche per ammontare nominale da un minimo di 1,5 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 2,352% nell’asta dello scorso 27 marzo. Nella mattinata di martedi i Ctz 24 mesi, assegnati per l’importo offerto massimo (rapporto di copertura 1,79 derivante da richieste per 4,488 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in salita al 3,355% e prezzo di aggiudicazione pari a 94,37.

I seguenti titoli di Stato sono offerti per ammontare complessivo dell’emissione da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro.

I BTP€i 10 anni (ventiduesima tranche, ISIN IT0004085210, decorrenza 15 marzo 2006, scadenza 15 settembre 2017, cedola al tasso d’interesse 2,1% annuo pagabile semestralmente), nell’asta del Tesoro dello scorso 27 maggio 2010, avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 2,04%. I BTP€i decennali (vita residua 5 anni), nella mattinata di martedi, hanno fatto segnare rendimento lordo in salita al 3,88%, prezzo di aggiudicazione 91,62 e rapporto di copertura 2,13 derivante da richieste per oltre 1,066 miliardi di euro (importo assegnato pari a 501 milioni di euro).

I BTP€i 10 anni (ventiseiesima tranche, ISIN IT0004380546, decorrenza 15 marzo 2008, scadenza 15 settembre 2019, cedola al tasso d’interesse reale 2,35% annuo pagabile semestralmente) avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 3,06% nell’asta dello scorso 27 marzo. I BTP€i decennali (vita residua 7 anni), nella mattinata di martedi, hanno fatto segnare rendimento lordo in salita al 4,32%, prezzo di aggiudicazione 87,90 e rapporto di copertura 2,24 derivante da richieste per 989 milioni di euro (importo assegnato pari a 441,5 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Ctz e dei BTP€i 10 anni a scadenza 2017: “Asta 28 maggio 2012: CTZ, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni”)

(per la prossima asta dei BTP€i 10 anni a scadenza 15 settembre 2019: “Asta 28 agosto: CTZ, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni“)

Ctz e BTP€i 10 anni: asta del 27 marzo 2012

Per martedi 27 marzo 2012, con regolamento 30/03/2012, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro decennali.

I Ctz (ISIN IT0004793045, decorrenza 31 gennaio 2012, scadenza 31 gennaio 2014) sono emessi in quinta tranche per ammontare nominale da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 3,013% nell’asta dello scorso 24 febbraio. Nella mattinata di martedi i Ctz 24 mesi, assegnati per 2,8165 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,86 derivante da richieste per 5,234 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa al 2,352% e prezzo di aggiudicazione pari a 95,81.

I seguenti titoli di Stato sono offerti per ammontare complessivo da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro.

I BTP€i 10 anni (ventesima tranche, ISIN IT0004604671, decorrenza 15 marzo 2010, scadenza 15 settembre 2021, cedola al tasso d’interesse reale 2,1% annuo pagabile semestralmente), nell’asta del Tesoro dello scorso 27 ottobre, avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,61%. I BTP€i decennali, nella mattinata di martedi, hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa al 3,45%, prezzo di aggiudicazione 89,40 e rapporto di copertura 2,23 derivante da richieste per oltre 1,102 miliardi di euro (importo assegnato pari a quasi 495 milioni di euro).

I BTP€i 10 anni (ventiquattresima tranche, ISIN IT0004380546, decorrenza 15 marzo 2008, scadenza 15 settembre 2019, cedola al tasso d’interesse reale 2,35% annuo pagabile semestralmente) avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 3,19% nell’asta dello scorso 24 febbraio. I BTP€i decennali (vita residua 7 anni), nella mattinata di martedi, hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa al 3,06%, prezzo di aggiudicazione 95,45 e rapporto di copertura 1,91 derivante da richieste per quasi 965 milioni di euro (importo assegnato sopra i 505 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Ctz e dei BTP€i 10 anni ISIN IT0004380546 del prossimo mese: “Ctz e BTP€i 10 anni: asta del 24 aprile 2012)

(per la prossima asta dei BTP€i 10 anni a scadenza 15 settembre 2021: “Asta 25 settembre 2012: CTZ, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni“)

Ctz, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni: asta del 24 febbraio 2012

Per venerdi 24 febbraio 2012, con regolamento 29/02/2012, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro quinquennali e decennali.

I Ctz (ISIN IT0004793045, decorrenza 31 gennaio 2012, scadenza 31 gennaio 2014) sono emessi in terza tranche per ammontare nominale da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 3,763% nell’asta dello scorso 26 gennaio. Nella mattinata di venerdi i Ctz 24 mesi, assegnati per l’importo massimo offerto (rapporto di copertura 1,93 derivante da richieste per quasi 5,804 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa al 3,013% e prezzo di aggiudicazione pari a 94,45.

I seguenti titoli di Stato sono offerti per ammontare complessivo da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,5 miliardi di euro.

I BTP€i 5 anni (settima tranche, ISIN IT0004682107, decorrenza 15 settembre 2010, scadenza 15 settembre 2016, cedola al tasso d’interesse reale 2,10% annuo pagabile semestralmente) avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 1,9% nell’asta dello scorso 27 aprile. I BTP€i 5 anni, nella mattinata di venerdi, hanno fatto segnare rendimento lordo al 2,71%, prezzo di aggiudicazione 97,5 e rapporto di copertura 1,86 derivante da richieste per oltre 1,402 miliardi di euro (importo assegnato pari a 753,5 milioni di euro).

I BTP€i 10 anni (ventiduesima tranche, ISIN IT0004380546, decorrenza 15 marzo 2008, scadenza 15 settembre 2019, cedola al tasso d’interesse reale 2,35% annuo pagabile semestralmente) avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,29% nell’asta dello scorso 28 settembre. I BTP€i 10 anni (vita residua 7 anni), nella mattinata di venerdi, hanno fatto segnare rendimento lordo al 3,19%, prezzo di aggiudicazione 94,55 e rapporto di copertura 1,85 derivante da richieste per 1,383 miliardi di euro (importo assegnato pari a 746,5 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Ctz e dei BTP€i 10 anni ISIN IT0004380546 si legga “Ctz e BTP€i 10 anni: asta del 27 marzo 2012“)

(per la prossima asta dei BTP€i 5 anni: “Asta 28 maggio 2012: CTZ, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni”)

Collegamento negoziale, fattura e ricevuta fiscale: comunicazione delle operazioni con importo non inferiore alla soglia di rilevanza ai fini Iva (3.000, 3.600 o 25.000 euro)

Col documento datato 11 ottobre 2011, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di risposte ai quesiti pervenuti dalle Associazioni di categoria in materia di “comunicazione all’Anagrafe Tributaria delle operazioni rilevanti ai fini IVA di importo non inferiore a euro tremila” (art. 21 del decreto-legge n. 78 del 31 maggio 2010).

Il concetto di collegamento negoziale, definito dalle Entrate con la Circolare 24/E del 30 maggio 2011, si realizza nella prassi quando le parti di un rapporto perseguono un risultato economico unitario e complesso realizzato attraverso una pluralità coordinata di contratti (Mantovani e Santacroce).

Il collegamento negoziale, che origina dalla legge o dall’autonomia negoziale, può riferirsi all’elemento soggettivo o a quello oggettivo e, qualora sia pattuito il pagamento di corrispettivi periodici, la soglia è riferita ai corrispettivi anche se i versamenti effettuati in un specifico periodo risultano inferiori al limite.

Con carattere di novità rispetto ai chiarimenti contenuti nella Circolare 24/E del 2011, il fattore di collegamento delle operazioni è l’elemento formale della fattura, documento che rappresenta l’operazione oggetto di comunicazione: l’importo della fattura viene utilizzato per verificare il superamento della soglia di rilevanza (invece dell’ammontare delle singole operazioni certificate nella fattura stessa), come si evince dall’esempio della fattura riepilogativa differita redatta per diverse operazioni commerciali. Ma anche in assenza del fattore di collegamento, l’ammontare della fattura può imporre l’obbligo della comunicazione e l’indicazione dell’operazione prevalente (cessione o prestazione). Ciò avviene in caso di fattura cointestata (es. parcella del notaio rilasciata agli eredi o fattura nel settore edilizio): la relativa operazione va comunicata per ognuno degli intestatari utilizzando distinti record di dettaglio; se l’importo totale della fattura supera la soglia e per uno dei cointestatari l’importo è minore di euro 3.000, la “modalità di pagamento” da utilizzare è l’importo frazionato.

In merito alla qualificazione soggettiva dell’operatore, il documento dell’11 ottobre 2011 evidenzia il trattamento della fattura di acquisto (con ammontare superiore alla soglia e priva di addebito dell’imposta) che un soggetto passivo IVA riceve da contribuenti minimi specificando che la fattura costituisce oggetto di comunicazione per il ricevente, a prescindere dagli obblighi del contribuente minimo.

Se la fattura attiene ad un importo con sconto condizionato sul totale del documento, la comunicazione va effettuata per l’importo al netto dello sconto (e cioè per l’effettiva somma incassata).

Infine, il documento – che è possibile scaricare in formato pdf dal sito dell’Agenzia delle Entrate – sottolinea come l’emissione di ricevuta fiscale (no fattura), emessa da un albergo (es.) verso soggetto passivo d’imposta, imponga l’effettuazione dello scorporo dell’imposta (campi separati per imponibile e imposta nel tracciato record).

Ctz e BTP€i 10 anni: asta del 26 gennaio 2012

Per giovedi 26 gennaio 2012, con regolamento 31/01/2012, il MEF ha disposto il collocamento in asta marginale dei Certificati di credito del Tesoro “Zero coupon” e dei Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione dell’Area Euro.

I Ctz (decorrenza 31 gennaio 2012, scadenza 31 gennaio 2014) sono emessi in prima tranche per ammontare nominale da un minimo di 3,5 miliardi di euro ad un massimo di 4,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento lordo pari al 4,853% nell’asta dello scorso 28 dicembre. Nella mattinata di giovedi i Ctz 24 mesi (ISIN IT0004793045), assegnati per l’importo massimo offerto (rapporto di copertura 1,71 derivante da richieste per a 7,712 miliardi di euro), hanno fatto segnare rendimento lordo in discesa al 3,763% e prezzo di aggiudicazione pari a 92,87.

I BTP€i 10 anni (nona tranche, ISIN IT0003625909, decorrenza 15 settembre 2003, scadenza 15 settembre 2014, cedola al tasso d’interesse reale 2,15% annuo pagabile semestralmente) sono offerti per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 250 milioni di euro ad un massimo di 500 milioni di euro e, nell’asta del Tesoro del 27 maggio 2005, avevano fatto registrare rendimento lordo pari all’1,32%. I BTP€i 10 anni (vita residua 2 anni), nella mattinata di giovedi, hanno fatto segnare rendimento lordo al 3,2%, prezzo di aggiudicazione 97,45 e rapporto di copertura 2,79 derivante da richieste per oltre 1,395 miliardi di euro (importo assegnato pari a quello massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta dei Ctz di febbraio si legga: “Ctz, BTP€i 5 anni e BTP€i 10 anni: asta del 24 febbraio 2012”)

Bot semestrali e flessibili: asta del Tesoro del 27 gennaio 2012

Con regolamento 31 gennaio 2012 e sistema di collocamento dell’asta competitiva, il MEF ha disposto per venerdi 27 gennaio 2012 l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali e flessibili.

I Bot 6 mesi hanno scadenza 31/07/2012 (182 giorni), sono offerti per importo pari a 8 miliardi di euro e, nell’asta dello scorso 28 dicembre, avevano fatto registrare rendimento medio ponderato del 3,251%. Nella mattinata di venerdi i Bot semestrali (ISIN IT0004787989, emissione 31/01/2012), assegnati in prima tranche per l’intero importo offerto, hanno fatto segnare rendimento medio ponderato in forte calo all’1,969% (nel maggio 2011 si registrò un tasso inferiore, pari all’1,664%), prezzo medio ponderato 99,014 ed hanno ricevuto richieste per oltre 10,769 miliardi di euro (rapporto di copertura 1,35). Il rendimento dei Bot 6 mesi scende al rendimento semplice netto minimo dell’1,314% secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime.

I Bot flessibili hanno scadenza 27/12/2012 (331 giorni) e sono offerti per importo pari a 3 miliardi di euro. Nella mattinata di venerdi, i Bot flessibili (ISIN IT0004793037, prima tranche, emissione 31/01/2012), sono stati assegnati per l’intero importo offerto al prezzo medio ponderato di 98,005 (rapporto di copertura 1,82 derivante da richieste per 5,4625 miliardi di euro) ed hanno fatto registrare rendimento medio ponderato 2,214% (corrispondente al rendimento semplice netto minimo dell’1,6% dopo aver sottratto ritenuta fiscale e commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 6 mesi e flessibili si legga “Asta del 27 febbraio 2012: Bot semestrali e flessibili”)