Perché il capitale di giro esprime il reale fabbisogno della gestione corrente

 

Come è noto, l’attivo di Stato Patrimoniale esprime il fabbisogno finanziario di un’azienda (distinto nel fabbisogno del capitale di giro e del capitale fisso) perché rappresenta gli Impieghi, ovvero il modo in cui il capitale, proveniente dalle voci rappresentate nel passivo (le Fonti), è stato utilizzato nelle operazioni di investimento in fattori a fecondità semplice e ripetuta.

Le disponibilità liquide leniscono detto fabbisogno, ed in nessun modo possono alimentarlo come accade quando, indebitamente, la cassa si aggiunge al capitale di giro!

Beninteso, sinora (http://www.questidenari.com/?p=587) ho fatto riferimento alla classica situazione di un’impresa manifatturiera che anticipa le spese per materiali, servizi, lavoro, imposte, e solo all’ultimo incassa dalla vendita di prodotti. In altri termini, ho parlato di un’azienda che presenta un capitale di giro positivo, ovvero risultante dalla differenza positiva tra le componenti dei crediti commerciali e gestionali in genere, uniti al magazzino, e le componenti dei debiti commerciali, tributari, per TFR (che non è un fondo! diversamente da quello che per tanti anni hanno cercato di inculcarci) e gestionali in genere.

Viceversa, se avessimo a che fare con un’impresa di distribuzione o assicuratrice (oppure pensate ai ristoranti, alle autostrade e a tutte quelle “fabbriche” di soldi che incassano molti contanti), la componente dei crediti commerciali non esisterebbe, e il magazzino probabilmente non riuscirebbe a contrastare il peso dei debiti gestionali che mandano l’azienda in condizione di disponibilità: questo significa che l’azienda lavora con i soldi degli altri (http://www.questidenari.com/?p=479).

In ultimo, un esempio semplicissimo ma chiarificatore di uno prospetto bilanciante al 31.12 per un’azienda che chiude in utile: le due contrastanti riclassificazioni tradizionale (Hp 1: fabbisogno = 90) e funzionale (Hp 2: risorse = 10) evidenziano che solo quest’ultima rappresenta fedelmente la condizione di disponibilità delle risorse della gestione corrente (capitale di giro negativo), come appare dalla valutazione congiunta dei crediti e dei debiti gestionali presenti nello Stato Patrimoniale originario.

 

   

S

P

   

cassa

 

100

40

debiti tributari

crediti commerciali

30

1000

mutui bancari

cespiti

 

1000

70

utile d’esercizio

 

 

 

20

capitale sociale

ATTIVO

 

1130

1130

PASSIVO

 

 

 

Hp 1

   

S

P

   
 

capitale circol. netto

90

 

 

 

 

 

 

 

1000

passività consolidate

 

attivo immobilizzato

1000

 

 

 

 

 

 

 

90

capitale proprio

 

IMPIEGHI

 

1090

1090

FONTI

 

 

Hp 2

   

S

P

   
 

 

 

 

10

capitale di giro

 

 

 

 

900

indebitamento netto

 

capitale fisso

1000

 

 

 

 

 

 

 

90

capitale proprio

 

CAPITALE INV. N.

1000

1000

CAPITALE INV. N.

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