Previsioni Euribor 3 mesi del 15 novembre 2013

La stabilità dell’Euribor 3 mesi a quota 0,218% (15/11/2013) e gli effetti trascurabili della conferma dell’inflazione in calo secondo fonte Eurostat non hanno prodotto cambiamenti significativi nei tassi future sulle scadenze più ravvicinate. I valori appaiono in linea con la politica accomodante Bce e con i toni delle ultime dichiarazioni rilasciate da Janet Yellen, prossimo numero uno della Fed: il tasso atteso per metà dicembre a quota 0,22%, nuovamente ancorato al fixing, riflette l’esaurimento immediato della spinta al ribasso sul mercato interbancario, scaturita dal taglio al costo del denaro e al momento quantificata in un solo centesimo.

In assenza di rilevanti spunti macroeconomici a inizio settimana, la discesa della produzione industriale europea a settembre (-0,5%) ha contribuito a determinare limature dei tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi che interessano soprattutto le scadenze dell’anno 2017; secondo gli operatori del Liffe il parametro supererebbe quota 1% nella seconda metà del 2016 (previsioni del 15 novembre 2013).

Torna sotto i dodici punti base lo spread Euribor-Ois.

Venerdi ha chiuso a 0,123% l’Euribor 1 mese; in discesa da lunedi l’Euribor 6-12 mesi (0,318% e 0,496%).

Sul brevissimo: Euribor 1 settimana 0,097%; Euribor 2 settimane 0,106%. Euribor 3 settimane non più calcolato dal 1° novembre, come annunciato da Euribor-EBF.

Mercoledi le banche europee restituiranno volontariamente quasi 3,6 miliardi di euro (Ltro 2011 e 2012).

Rispetto ai primi giorni del precedente periodo Rob, si è confermato stabile l’utilizzo dei depositi overnight di giovedi scorso (46 miliardi di euro), quando l’Eonia è stato fissato a quota 0,076%.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 22 novembre 2013“)

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