Previsioni Euribor 3 mesi del 28 marzo 2013

L’accordo di inizio settimana per il salvataggio di Cipro, con la garanzia di aiuti per 10 miliardi di euro provenienti da Bce, Ue e Fmi, ha invertito la rotta dei tassi interbancari: Euribor 1-3-6-12 mesi in discesa rispettivamente a 0,117%, 0,211%, 0,335% e 0,547% in data 28/03/2013.

Stesso trend si manifesta sul brevissimo: Euribor 1-2-3 settimane a 0,083%, 0,091% e 0,1%.

Rientrato il rischio contagio tra banche, anche i tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi si riavvicinano al fixing sulle scadenze prossime: le previsioni del Liffe indicano quota 0,25% per metà anno e 0,35% per inizio 2014. Nessun segnale relativo ad un taglio dei tassi per la riunione del consiglio direttivo Bce in programma il 4 aprile.

Continuano i rimborsi per le Ltro 2011 e 2012 (mercoledi saranno restituiti dalle banche europee 3,845 miliardi di euro per la prima e 3,16 mld per la seconda) e prosegue la discesa dei depositi overnight presso Bce e conti correnti (mercoledi scorso a complessivi 470 miliardi di euro).

Sempre mercoledi scorso Eonia a 0,067%, mentre il giorno prima lo spread Euribor-Ois si era attestato a 13 punti base.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili dei mutui: “Previsioni Euribor e Irs: aprile 2013“)

Movimentazione conto corrente, acquisto titoli, acquisti con carta di credito e bancomat: comunicazione dati all’Anagrafe Tributaria per la lotta agli evasori fiscali

Col provvedimento del 25 marzo 2013 – Prot. n. 2013/37561 sulle “modalità per la comunicazione integrativa annuale all’archivio dei rapporti finanziari” – sono a disposizione delle banche (e degli altri intermediari finanziari come Poste Italiane, imprese di investimento e Società di Gestione del Risparmio) le istruzioni operative per la trasmissione obbligatoria dei dati riguardanti i rapporti bancari intercorsi con la propria clientela a partire da inizio 2011.

In ordine ad ogni rapporto, la comunicazione ha per oggetto

–        i dati identificativi, compreso il codice univoco “riferito al soggetto persona fisica o non fisica che ne ha la disponibilità, inclusi procuratori e delegati, e a tutti i cointestatari del rapporto, nel caso di intestazione a più soggetti”;

–        i dati relativi agli importi totali delle movimentazioni distinte tra dare e avere;

–        i dati relativi al saldo iniziale del 1° gennaio e al saldo finale del 31 dicembre;

–        i dati relativi al saldo iniziale alla data di apertura, per i rapporti accesi nel corso dell’anno, ed i dati relativi al saldo contabilizzato antecedente la data di chiusura per i rapporti chiusi nel corso dell’anno.

Detta comunicazione, effettuata ogni anno dagli operatori finanziari, viene inviata attraverso il Sistema di Interscambio flussi Dati (SID) entro il 20 aprile dell’anno successivo a quello a cui sono riferite le informazioni. Le informazioni relative all’anno 2011 e 2012 sono trasmesse, rispettivamente, entro il termine del 31 ottobre 2013 e del 31 marzo 2014.

I dati pervenuti all’Anagrafe Tributaria, trasmessi nell’osservanza della normativa in materia di riservatezza e protezione dei dati personali, sono raccolti ed ordinati per valutare la capacità contributiva, quindi elaborati dall’Agenzia delle Entrate per la formazione di specifiche liste di contribuenti a maggior rischio di evasione fiscale e conservati entro i termini massimi di decadenza previsti in materia di accertamento delle imposte sui redditi (fino al 31/12 del 6° anno successivo ad ogni anno cui è riferibile la comunicazione), infine cancellati allo scadere dello stesso periodo. L’accertamento per il contribuente, che si svilupperebbe come una qualsiasi verifica fiscale, scatta se le anomalie finanziarie riscontrate dall’elaborazione dei dati trasmessi risultano integrate dai dati fiscali e da altre informazioni locali (cfr. redditometro).

A titolo d’esempio, in merito alle informazioni contenute nei file, dovranno essere specificati per ognuno dei seguenti rapporti

–        conto corrente e conto deposito a risparmio libero/vincolato: oltre al saldo contabile iniziale e finale, anche l’importo totale degli accrediti e degli addebiti effettuati nell’anno;

–        conto deposito titoli e/o obbligazioni: il controvalore dei titoli rilevato contabilmente alla data di inizio e fine anno, come da estratto conto, e l’importo totale degli acquisti di titoli, fondi, etc. (esclusi i rinnovi) e dei disinvestimenti effettuati nell’anno;

–        gestione collettiva del risparmio: l’ammontare del contratto di gestione alla data di inizio e fine anno e l’importo totale delle sottoscrizioni e dei rimborsi di quote nell’anno;

–        certificati di deposito e buoni fruttiferi: il totale degli importi facciali dei certificati o dei buoni a inizio e fine anno, l’importo totale delle accensioni e delle estinzioni effettuate nell’anno ed il numero totale dei certificati o dei buoni fruttiferi;

–        carte di credito e carte di debito (bancomat): l’utilizzo del plafond di spesa a inizio e fine anno e l’importo totale degli acquisti effettuati nell’anno. Per le carte prepagate ricaricabili: l’importo totale delle ricariche effettuate nell’anno. Per le carte prepagate non ricaricabili: l’importo totale del valore delle carte acquistate nell’anno.

–        prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione: l’importo totale degli incrementi e dei riscatti della polizza effettuati nell’anno;

–        oro e metalli preziosi: l’importo totale del valore degli acquisti e delle vendite effettuate nell’anno.

(per i chiarimenti sull’accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche applicato dal periodo d’imposta 2009: “Circolare n. 24/E del 31 luglio 2013: accertamento sintetico, scostamento 20%, risparmi, spese certe e spese Istat“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 22 marzo 2013

Non sono stati certamente i debolissimi rimborsi annunciati dalla Bce per mercoledi prossimo (1,565 miliardi di euro per l’operazione a lungo termine 2011 e 371 milioni per la Ltro 2012) a produrre le increspature dei tassi Euribor nel corso della settimana, ma l’intreccio di vicende che hanno riguardato il governo di Cipro, impegnato a reperire fondi per il salvataggio, l’Ue e l’Fmi in soccorso di Nicosia con diversi miliardi di euro, ed infine la Bce. L’istituto centrale ha minacciato di tagliare la liquidità alle banche cipriote a partire da lunedi prossimo se non verrà trovato un accordo.

L’Euribor 3 mesi è stato fissato a 0,215% in data 22 marzo 2013, 11 millesimi sopra la quotazione del venerdi prima, ma sono saliti pure l’Euribor 1 mese (0,12%), l’Euribor 6 mesi (0,339%) e l’Euribor 12 mesi (0,553%).

Imputabili quasi esclusivamente alle scadenze fiscali della valuta di fine mese coincidente con la valuta di fine trimestre, invece, i rialzi sul brevissimo: Euribor a 1-2-3 settimane rispettivamente a 0,088%, 0,094% e 0,103%.

Il prelievo forzoso sulle disponibilità di conto corrente dei depositanti privati (ora ripensato dal parlamento dopo il panico della corsa agli sportelli ed il pericolo di fuga dei capitali), ovvero un salvataggio di Cipro che non avviene con soldi pubblici, ha rappresentato per l’agenzia di rating Fitch un “precedente” significativo che, sia pur non immediatamente, accresce il rischio di contagio tra istituti bancari della zona Euro.

Ne tengono conto gli operatori del Liffe nella misura in cui rivedono al rialzo i tassi future fino a metà 2015: l’Euribor 3 mesi dovrebbe raggiungere quota 0,3% per giugno prossimo e superare quota 0,33% per fine anno.

Giovedi è sceso ancora il totale depositi giornalieri Bce e conti correnti (474 miliardi di euro) ed è stato fissato a 0,062% l’Euribor overnight; mercoledi pomeriggio differenziale Euribor-Ois a 12,7 punti base.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili dei mutui: “Previsioni Euribor 3 mesi del 28 marzo 2013“)

Asta del 27 marzo 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni

Il MEF ha disposto per mercoledi 27 marzo 2013, in asta marginale e con regolamento 2 aprile 2013, il collocamento dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali quinquennali e decennali.

I Btp 5 anni (decorrenza 02/04/2013, scadenza 01/06/2018, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° giugno 2013, prima cedola corta con tasso lordo 0,576923% corrispondente ad un periodo di 60 gg. su un semestre di 182 giorni, scadenza cedole successive 1° dicembre e 1° giugno di ogni anno, giorni dietimi 0) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3 miliardi di euro ad un massimo di 4 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 3,59% nella precedente asta dello scorso 27 febbraio. Nella mattinata di mercoledi i Btp quinquennali (ISIN IT0004907843) hanno fatto registrare rendimento lordo in rialzo al 3,65%, prezzo di aggiudicazione 99,44 e rapporto di copertura 1,22 derivante da richieste per oltre 4,766 miliardi di euro (assegnato l’importo di quasi 3,91 miliardi di euro).

I Btp 10 anni (ISIN IT0004898034, decorrenza 01/03/2013, scadenza 01/05/2023, tasso d’interesse annuo lordo 4,5%, data pagamento cedola 1° maggio 2013, giorni dietimi 32, prima cedola corta con tasso lordo pari a 0,758287% corrispondente ad un periodo di 61 gg. su un semestre di 181 giorni, scadenza cedole successive 1° novembre e 1° maggio di ogni anno) sono offerti in terza tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 3 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,83% nella precedente asta dello scorso 27 febbraio. I Btp decennali, nella mattinata di mercoledi, hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 4,66%, prezzo di aggiudicazione 99,10 e rapporto di copertura 1,33 derivante da richieste per oltre 3,993 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 5 quinquennali e dei Btp decennali: “Asta del 29 aprile 2013: Btp 5 anni e Btp 10 anni“)

5,2233% annuo dal 1° maggio 2013: interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo

Col Protocollo n. 2013/27678 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che, a decorrere dal 1° maggio 2013, troveranno applicazione interessi di mora per ritardato pagamento delle somme iscritte a ruolo in ragione della stima del 5,2233% (ricavata dal valor medio dei tassi bancari attivi durante il periodo 1° gennaio 2012 – 31 dicembre 2012).

In base all’articolo 30 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, sulle somme iscritte a ruolo, escluse le sanzioni pecuniarie tributarie e gli interessi, vengono applicati gli interessi di mora nella misura descritta a partire dalla data della notifica della cartella e fino alla data del pagamento.

Il provvedimento delle Entrate, datato 4 marzo 2013, fa salire (+14,78%) il tasso dal precedente 4,5504% applicato dal 1° ottobre 2012.

(per gli aggiornamenti del settmebre 2014 indicati dall’Agenzia delle Entrate: “Cartella di pagamento: notifica, somme dovute per mancato o ritardato pagamento, estratto conto e Rav“)