Previsioni Euribor del 10 aprile 2015

La liquidità di sistema, alimentata martedi dall’operazione di finanziamento a sette giorni, è stimata di nuovo in crescita grazie alla consapevolezza del raggiungimento quasi completo del target mensile di marzo relativo agli acquisti di titoli pubblici e privati effettuati dalla Bce.

Il denaro di provenienza Qe, Tltro e p/t, protagonista indiscusso di questa breve settimana finanziaria, ha fatto crescere le casse Eurotower alla voce depositi giornalieri (giovedi a quota 85 miliardi di euro), ha schiacciato i tassi sul mercato interbancario rendendo sempre più negativo l’Euribor 1 mese (-0,022% a cui è parametrata una parte dei mutui a tasso variabile) ed ha fatto rileggere in chiave ribassista le attese su tutti i tassi futuri estrapolati dai derivati di Londra.

Il 10 aprile 2015 l’Euribor 3 mesi viene fissato a quota 0,012% ed arriva a perdere sei millesimi in quattro sedute; scendono anche i tassi Euribor 6-12 mesi a 0,079% e 0,188% (fonte dati: Aritma).

Molto stabili fino a giovedi, e sempre in territorio negativo, i tassi Euribor sulle scadenze 1-2 settimane.

Le evidenze di costo al ribasso per gli scambi di denaro tra banche commerciali hanno avuto il sopravvento sui dati diffusi da Markit: il Pmi composito finale, valore record a 11 mesi praticamente invariato sulla lettura flash, e l’indice sulle vendite al dettaglio, in recupero per Italia e Francia ed in crescita al ritmo più alto negli ultimi nove mesi per la Germania, non hanno prodotto alcun movimento rialzista per i tassi future.

Secondo le previsioni degli operatori sul mercato Liffe, l’Euribor 3 mesi è entrato in una fase calante che durerà fino a giugno 2016 (-0,015%). Il tasso base negativo per buona parte dell’anno 2016, salvo applicazione di algoritmi a media mobile, inizierà a decurtare la maggiorazione (applicata ai fini dell’ottenimento del tasso nominale) già a partire da settembre prossimo (-0,005%) per i mutui stipulati in passato; per i mutui prossimi alla definizione, invece, potrebbero trovare applicazione formule contrattuali di ultima generazione volte a prevenire detta decurtazione che, pertanto, comporterebbero la fissazione di un limite minimo al tasso Euribor per salvaguardare l’integrità dello spread, in ogni caso corrisposto dal mutuatario alla banca.

In data 10/04/2015 l’Euribor 3 mesi è visto tornare positivo per fine 2016 (0,005%) e perdere cinque centesimi sulla previsione di giovedi 2 per la scadenza marzo 2018 (0,17%).

(per le prossime attese sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs del 17 aprile 2015”)

BTP Italia 20.04.2023 (ISIN IT0005105835): tasso minimo 0,5%

Il MEF ha comunicato che il nuovo BTP Italia (ottava emissione) indicizzato all’inflazione italiana – indice FOI ex tabacchi – avrà durata 8 anni.

Il titolo sarà emesso alla pari (prezzo di emissione 100) nella prima fase del periodo di collocamento, dedicata ai risparmiatori individuali ed altri affini con piena soddisfazione degli ordini, dalle ore 9:00 del giorno 13 aprile fino alle ore 17:30 del 15 aprile 2015 salvo chiusura anticipata; la raccolta ordini d’acquisto avviene sul MOT.

La data godimento è il 20 aprile 2015, la scadenza 20 aprile 2023 ed il codice ISIN IT0005105835.

La data regolamento, unica per tutti gli ordini d’acquisto, coincide con quella di godimento ed il numero indice dell’inflazione calcolato alla stessa data è 106,69.

Il taglio minimo acquistabile durante la prima fase è pari a 1.000 euro.

Non è prevista alcuna commissione a carico degli investitori e, a coloro che deterranno il titolo fino a scadenza, sarà riconosciuto un premio di fedeltà di ammontare fisso pari al 4 per mille lordo (da calcolarsi sull’importo nominale acquistato non rivalutato).

Il tasso cedolare (reale) minimo annuo garantito è pari allo 0,50% e l’aliquota fiscale è applicata nella misura del 12,5% per cento.

La cedola semestrale posticipata è indicizzata all’indice FOI senza tabacchi (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) del semestre di competenza ed è calcolata moltiplicando la metà del tasso cedolare reale annuo definitivo per il capitale rivalutato. In caso di deflazione nel semestre, la cedola dello stesso semestre viene calcolata moltiplicando detto tasso cedolare semestrale reale fisso per il capitale nominale non rivalutato (floor sulla cedola). In caso di inflazione nei semestri successivi, la rivalutazione del capitale avverrà soltanto se l’indice tornerà a superare il livello massimo raggiunto nei semestri precedenti.

La rivalutazione semestrale del capitale, in base all’indice FOI senza tabacchi, è applicata al valore nominale acquistato. Il rimborso del capitale avviene in unica soluzione a scadenza al valore nominale non rivalutato (anche in caso di deflazione).

Il tasso minimo garantito del BTP Italia 27.10.2020, nella settima emissione dell’ottobre scorso, era stato fissato all’1,15% e, al termine del periodo di collocamento, il tasso reale definitivo era salito all’1,25%.

Fonte: MEF

(per i risultati dell’ottava emissione del Btp Italia 8 anni: “BTP Italia 20.04.2023 (ISIN IT0005105835): tasso definitivo 0,5%

Asta 13 aprile 2015: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 15 anni

Per lunedi 13 aprile 2015, in asta marginale e con regolamento 15 aprile 2015, il MEF ha disposto l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali e settennali, e relativi ai Btp 15 anni.

I Btp 3 anni (emissione 15 aprile 2015, scadenza 15 maggio 2018, tasso d’interesse annuo lordo 0,25%, data pagamento cedola 15 maggio 2015, prima cedola corta con tasso lordo pari a 0,020718% corrispondente ad un periodo di 30 giorni su un semestre di 181 giorni, scadenza cedole successive al 15 novembre e al 15 maggio di ogni anno, giorni dietimi 0) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3 miliardi di euro ad un massimo di 3,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo pari allo 0,15% nell’asta dello scorso 12 marzo.

Nella mattinata di lunedi i Btp triennali (IT0005106049) hanno fatto registrare rendimento lordo in salita allo 0,23%, prezzo di aggiudicazione 100,07 e rapporto di copertura 1,56 derivante da richieste per quasi 5,457 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 7 anni (ISIN IT0005086886, emissione 16 febbraio 2015, scadenza 15 aprile 2022, tasso d’interesse annuo lordo 1,35%, data pagamento cedola 15 ottobre 2015, giorni dietimi 0) sono offerti in quinta tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 2 miliardi di euro ad un massimo di 2,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo pari allo 0,74% nell’asta dello scorso 12 marzo.

Nella mattinata di lunedi i Btp 7 anni hanno fatto registrare rendimento lordo in salita allo 0,89%, prezzo di aggiudicazione 103,09 e rapporto di copertura 1,47 derivante da richieste per quasi 3,677 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 15 anni (ISIN IT0005024234, emissione 1° marzo 2014, scadenza 1° marzo 2030, tasso d’interesse annuo lordo 3,5%, data pagamento cedola 1° settembre 2015, giorni dietimi 45) sono offerti in dodicesima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1 miliardo di euro ad un massimo di 1,5 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento annuo lordo del 2,1% nell’asta dello scorso 12 febbraio.

Nella mattinata di lunedi i Btp 15 anni off-the-run (vita residua 15 anni) hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al minimo storico dell’1,64%, prezzo di aggiudicazione 124,55 e rapporto di copertura 1,44 derivante da richieste per quasi 2,157 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 3 anni e dei Btp 7 anni: “Asta 13 maggio 2015: Btp 3 anni, Btp 7 anni, Btp 15 anni e Btp 30 anni”)

Bot 12 mesi: asta 10 aprile 2015

Per venerdi 10 aprile 2015, con regolamento 14 aprile 2015, il MEF ha disposto l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali col sistema di collocamento dell’asta competitiva.

I Bot 12 mesi (ISIN IT0005105132, emissione 14 aprile 2015, scadenza 14 aprile 2016, durata 366 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 6,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari allo 0,079% nell’asta dello scorso 11 marzo.

I Bot annuali, nella mattinata di venerdi, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa al minimo storico dello 0,013% e prezzo medio ponderato 99,987; la domanda è stata pari a quasi 11,526 miliardi di euro e il bid-to-cover si è attestato a 1,77 (assegnato l’intero importo offerto).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot annuali: “Bot 12 mesi: asta 12 maggio 2015”)

Previsioni Euribor del 2 aprile 2015

Stimato nuovamente in salita attorno ai duecentocinquanta miliardi di euro, l’eccesso di liquidità nel sistema monetario ha spinto verso l’alto i depositi overnight a quota 73 miliardi mercoledi scorso ed ha esercitato pressioni in senso opposto sui tassi di interesse ai quali le banche scambiano denaro.

Giovedi 2 aprile 2015 l’Euribor 3 mesi è stato fissato a 0,018%; rispetto al venerdi precedente, scendono pure le scadenze 1-6-12 mesi rispettivamente a -0,019%, 0,086% e 0,195%. Il brevissimo non ha abbandonato il territorio negativo fino a metà settimana.

Nelle sedute che anticipano la pausa festiva, la curva dei tassi attesi non è stata influenzata neppure da un dato rilevante come la variazione dei prezzi al consumo nell’Eurozona a -0,1% in lettura preliminare a marzo: l’avvicinamento alla dinamica positiva dei prezzi, gradita alla Bce e ai titolari di mutuo che sperano di tornare a corrispondere interessi a tasso reale inferiore al nominale, è stato segnalato da Eurostat martedi, quando sul Liffe si sono verificate limature inferiori ai due centesimi oltre il breve termine.

In data 02/04/2015 l’Euribor 3 mesi è visto a 0,02% per metà giugno, poi a 0,005% tra fine anno e metà 2016, quindi in risalita per metà settembre 2016 a 0,015% (invariato sul dato di chiusura della settimana passata).

Euribor 3 mesi sopra lo 0,7% sul lungo termine.

(per le prossime attese sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor del 10 aprile 2015”)