BTP 15 anni (ISIN IT0005024234): collocamento 14 maggio 2014

Mercoledi 14 maggio 2014, con regolamento 21/05/2014, mediante sindacato è stata collocata la prima tranche del nuovo titolo Btp con scadenza 2030.

I Btp 15 anni (ISIN IT0005024234; emissione e godimento 1° marzo 2014; scadenza 1° marzo 2030; tasso d’interesse annuo lordo 3,5% pagato in due cedole semestrali) hanno fatto registrare rendimento annuo lordo all’emissione del 3,575% (base 365 gg.) derivante dal prezzo di aggiudicazione (prezzo di collocamento) 99,471, richieste per quasi 20,407 miliardi di euro e sono stati assegnati (emessi) per l’importo di 7 miliardi di euro.

Fonte: MEF

(per la successiva asta dei Btp 15 anni: “Asta 11 luglio 2014: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 15 anni“)

Previsioni Euribor e Irs a maggio 2014

 

Consapevoli di aver partecipato ad un incontro preparatorio a quello decisivo di giugno, i membri del consiglio direttivo Bce hanno rinviato al mese prossimo la manovra espansiva con l’intenzione dichiarata e confermata di opporsi tutti ad un periodo troppo prolungato di bassa inflazione. Anche per il mese di maggio, pertanto, i tassi base rimangono fermi (Refi 0,25% e depositi 0%) in attesa dei nuovi numeri sui flussi di credito all’economia reale e delle prossime stime su prezzi e produzione dell’economia europea, sempre condizionati dal cambio che si mantiene troppo forte.

L’Euribor 3 mesi, che ha subito lievissime oscillazioni nel corso dell’ultima settimana nonostante la forte riduzione dell’eccesso di liquidità (depositi overnight di nuovo giù a 24 miliardi di euro) causata dalla dinamica dei flussi di rifinanziamento a sette giorni, ha chiuso invariato sulla stessa quotazione del venerdi precedente (0,336% il 9 maggio 2014).

E a fine settimana, ovviamente, non cambia neppure la forma parabolica della curva dei tassi previsti: in corrispondenza dei punti di minimo della seconda metà dell’anno (0,25%) si ravvisa l’efficacia massima del prossimo intervento dell’autorità monetaria che, quantificata dagli operatori del Liffe col beneficio di quasi nove centesimi sul livello corrente, contribuirà a stabilizzare la rata pagata da molti titolari di mutuo a tasso variabile.

I tassi future, rimasti quasi invariati per le prime tre sedute della settimana sul breve termine, giovedi sono scesi per oltre quattro centesimi; limature fino a sette centesimi, invece, sul rimanente tratto della curva che il giorno prima non aveva reagito all’aumento dell’indice Markit sulle vendite al dettaglio nell’eurozona, in aprile ai massimi negli ultimi tre anni.

I tassi impliciti nei derivati sull’Euribor 3 mesi, in data 09/05/2014, segnalano un lenta risalita per l’anno prossimo dallo 0,265% di metà marzo fino al superamento di quota 0,37% per fine 2015.

Nel corso del mese passato si sono dimostrati più vigorosi del previsto l’indebolimento dell’inflazione e lo spauracchio della crisi ucraina: a questi fattori, che hanno rafforzato il rendimento reale dei titoli obbligazionari e l’avversione al rischio, si sono aggiunte le attese sulla manovra espansiva della Bce evocata da Draghi ad aprile. Tuttavia quando i mercati hanno preso coscienza che la realizzazione di un programma d’acquisto in stile americano non è fattibile in tempi stretti, sono tornate al centro dell’attenzione le note misure di limitata efficacia ma immediatamente attuabili relative al taglio del tasso base o all’abbassamento sotto zero del tasso sui depositi, in alternativa ad un’operazione di finanziamento straordinario alle banche commerciali con vincolo di credito agevolato all’economia reale fatta da imprese e famiglie.

Il complesso di aspettative, più volte confermate dalla forza del cambio euro su dollaro, ha alimentato la fase positiva del Bund ed ha schiacciato il tasso Irs 10 anni: il parametro usato per indicizzare i mutui a tasso fisso di pari durata, per un paio di settimane, è sceso sotto quota 1,8% (1,73% il 16 aprile) senza che neppure le notizie positive sulle vendite al dettaglio Usa avessero potuto risollevare sensibilmente il rendimento del decennale tedesco correlato al Treausury (Irs 10Y costante a 1,75% dall’11 al 15 aprile).

Qualche lieve rialzo (1,78%) si è manifestato la settimana dopo, quando gli indici Ifo tedesco e Pmi composito hanno mandato segnali confortanti; ma il consolidamento di una nuova situazione (“normale” secondo Bill Gross) fatta di incessanti acquisti nel comparto obbligazionario, che ha riguardato indiscriminatamente i governativi americani (rendimento del decennale sceso ai livelli di inizio febbraio nonostante la disoccupazione Usa sia tornata al minimo da settembre 2008), i governativi europei core (titoli tedeschi a 3 mesi con rendimento negativo) e periferici (tassi ai minimi dall’introduzione dell’euro per molti, anche per l’Italia col Btp 10 anni sotto il 3%), persino gli emergenti, ha fatto ripiombare l’Irs 10 anni a quota 1,73% tra fine aprile e inizio maggio, per poi concludere al minimo del periodo in osservazione con l’1,71% dopo la riunione Bce.

Il rendimento del Bund, schiacciato alla soglia limite da molti giorni, genera aspettative di stabilità per le prossime settimane che si rifletterebbero nella conferma dell’Irs 10 anni (fixing 1,72% il 9 maggio 2014) attorno alle ultime quotazioni. Eventuali prese di profitto delle banche d’affari sui governativi dell’Europa periferica probabilmente si riverserebbero ancora sulle obbligazioni dei Paesi virtuosi, considerato il mutamento nella percezione del rischio che non fa trovare sbocchi nel comparto azionario.

Tuttavia il verificarsi del rafforzamento del fronte antieuropeista il prossimo 25 maggio, in un contesto di inflazione molto bassa, comporterebbe la necessità di un intervento shock da realizzare con il Quantitative Easing “europeo” anche in mancanza del perdurare della dinamica dei prezzi al ribasso: allentamento del tasso di cambio e ulteriori disponibilità monetarie aprirebbero nuovi scenari al ribasso dei tassi.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 16 maggio 2014“)

(per le attese del mese prossimo sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a giugno 2014“)

Asta 13 maggio 2014: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 30 anni (vita residua 20 e 23 anni)

Per martedi 13 maggio 2014, in asta marginale e con regolamento 15/05/2014, il MEF ha disposto l’emissione dei titoli di Stato relativi ai Buoni del Tesoro Poliennali triennali, ai Btp 7 anni e ai Btp 30 anni non più in corso d’emissione.

I Btp 3 anni (emissione 15/05/2014, scadenza 15/05/2017, tasso d’interesse annuo lordo 1,15%, data pagamento cedola 15 novembre 2014, giorni dietimi 0) sono offerti in prima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 3,5 miliardi di euro ad un massimo di 4 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo dello 0,93% nell’asta dello scorso 11 aprile.

Nella mattinata di martedi i Btp triennali (ISIN IT0005023459) hanno fatto registrare rendimento lordo in salita all’1,07%, prezzo di aggiudicazione 100,25 e rapporto di copertura 1,53 derivante da richieste per oltre 6,1 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I Btp 7 anni (ISIN IT0004966401, emissione 16 ottobre 2013, scadenza 1° maggio 2021, tasso d’interesse annuo lordo 3,75%, data pagamento cedola 1° novembre 2014, giorni dietimi 14) sono offerti in decima tranche per ammontare nominale dell’emissione da un minimo di 1,75 miliardi di euro ad un massimo di 2,25 miliardi di euro ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 2,44% nell’asta dello scorso 11 aprile.

Nella mattinata di martedi i Btp 7 anni hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 2,29%, prezzo di aggiudicazione 109,44 e rapporto di copertura 1,53 derivante da richieste per quasi 3,442 miliardi di euro (assegnato l’importo massimo offerto).

I seguenti titoli sono offerti per ammontare nominale dell’emissione complessivamente da un minimo di 500 milioni di euro ad un massimo di 1 miliardo di euro.

I Btp 30 anni con vita residua 23 anni (ISIN IT0003934657, decorrenza 1° agosto 2005, scadenza 1° febbraio 2037, tasso d’interesse annuo lordo 4%, data pagamento cedola 1° agosto 2014, giorni dietimi 103) sono offerti in ventiquattresima tranche ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 4,01% nell’asta dello scorso 13 marzo.

Nella mattinata di martedi i Btp trentennali off-the-run hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 3,68%, prezzo di aggiudicazione 105,43 e rapporto di copertura 2 derivante da richieste per oltre 1,215 miliardi di euro (assegnato un importo pari a quasi 608 milioni di euro).

I Btp 30 anni con vita residua 20 anni (ISIN IT0003535157, decorrenza 1° agosto 2003, scadenza 1° agosto 2034, tasso d’interesse annuo lordo 5%, data pagamento cedola 1° agosto 2014, giorni dietimi 103) sono offerti in tredicesima tranche ed avevano fatto segnare rendimento lordo del 5,12% nella precedente asta del 12 novembre 2010.

Nella mattinata di martedi i Btp trentennali off-the-run a scadenza 2034 hanno fatto registrare rendimento lordo in discesa al 3,75%, prezzo di aggiudicazione 118,07 e rapporto di copertura 2,73 derivante da richieste per 1,071 miliardi di euro (assegnato un importo superiore a 392 milioni di euro).

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Btp 3 anni e dei Btp 7 anni: “Asta 12 giugno 2014: Btp 3 anni, Btp 7 anni e Btp 30 anni“)

Bot 12 mesi: asta 12 maggio 2014

Per lunedi 12 maggio 2014, con regolamento 14/05/2014, il MEF ha disposto l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali col sistema di collocamento dell’asta competitiva.

I Bot 12 mesi (ISIN IT0005022204, emissione 14/05/2014, scadenza 14/05/2015, durata 365 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 6,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari allo 0,589% nell’asta dello scorso 10 aprile.

I Bot annuali, nella mattinata di lunedi, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in salita allo 0,65% e prezzo medio ponderato 99,345; la domanda è stata pari ad oltre 10,653 miliardi di euro e il bid-to-cover si è attestato a 1,64 (assegnato l’intero importo offerto). Il rendimento semplice lordo scende al rendimento semplice netto minimo dello 0,267% una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta Bot 12 mesi: “Bot 12 mesi: asta 11 giugno 2014“)

Previsioni Euribor 3 mesi del 2 maggio 2014

 

Tra martedi e mercoledi le aste a sette giorni e a tre mesi (P/T), unite al drenaggio limitato della Bce, hanno risollevato la consistenza dell’eccesso di liquidità nel sistema portandola circa 100 miliardi di euro sopra la vecchia stima. Non a caso l’Euribor 3 mesi ha invertito la rotta a metà settimana (non accadeva dal 15 aprile) e perso oltre un centesimo nelle ultime due sedute: quota 0,336% il 2 maggio 2014 (fonte Aritma). Chiudono in ribasso sul dato a sette giorni anche le scadenze a 1-6-12 mesi, rispettivamente a 0,258%, 0,437% e 0,612%.

Depositi overnight giovedi scorso risaliti con forza a quota 47 miliardi di euro.

Interessante la reazione degli operatori sul Liffe che mercoledi hanno limato tutti i tassi previsti sul breve termine per un centesimo, adeguandoli al fixing, nonostante il rafforzamento dell’inflazione nell’area euro (aprile 0,7% preliminare contro lo 0,5% di marzo da fonte Eurostat) avesse alleggerito la pressione sulla Bce per la manovra di politica monetaria, evidentemente data già per scontata a Londra.

I ribassi dei tassi future, che hanno riguardato l’intera scaletta già da martedi con l’accelerazione dell’inflazione tedesca, portano in data 02/05/2014 le previsioni dell’Euribor 3 mesi a quota 0,29% per metà giugno: esclusa per giovedi 8 maggio la decisione del consiglio direttivo finalizzata ad un intervento non convenzionale, rimangono poche possibilità per un taglio del Refi e per portare in territorio negativo il tasso sui depositi Bce. La manovra associata alla maggior efficacia rimane attesa per i mesi a seguire: Euribor 3 mesi al minimo dello 0,26% a metà dicembre (meno tre centesimi rispetto al tasso previsto venerdi scorso). Ribassi maggiori per metà 2016, quando il tasso viaggerebbe sopra lo 0,52%.

Mercoledi prossimo rimborsi volontari Ltro 2011 e 2012 limitati ad appena 1,75 miliardi di euro.

(per le attese della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a maggio 2014“)