Previsioni Euribor e Irs a settembre 2013

Fermo per tutta la settimana a quota 0,225%, l’Euribor 3 mesi è passato attraverso la decisione scontata della Bce di non modificare i tassi base (Refi 0,5%). Anche tutte le altre scadenze Euribor, fissate il venerdi mattina del 6 settembre 2013, sono rimaste invariate rispetto al giorno prima, segnale di grande tranquillità derivante dall’analisi di diversi fattori.

Tra questi il lieve incremento delle stime del Pil europeo e dell’inflazione per l’anno in corso non hanno impedito ai membri del direttivo di discutere un eventuale taglio al costo del denaro che – ha ribadito Draghi – rimarrà ai livelli attuali o inferiori finché sarà necessario. Al contrario, molte poche parole sono state spese per una manovra al rialzo.

Grande quiete anche per l’Euribor 1-2-3 settimane che chiude sugli stessi esatti valori di sette giorni prima.

E’ difficile ipotizzare scenari movimentati fino a quando la condizione sistemica di eccesso di liquidità non toccherà livelli inferiori agli attuali per circa 50 miliardi di euro, provocando condizioni di scarsità per alcune aree dove il prezzo del denaro scambiato tra banche potrebbe salire su ritmi consistenti: sul punto Draghi ha sottolineato che detto eccesso di liquidità, collegato alla frammentazione, non pone obblighi di intervento Bce al raggiungimento di un determinata soglia né può essere messo in relazione stabile con le operazioni straordinarie a 36 mesi.

I rimborsi Ltro, per la seconda settimana consecutiva, sono stati annunciati su livelli a nove cifre (5,905 miliardi di euro) e forniscono il loro contributo (non deterministico) alla riduzione della liquidità nelle casse Eurotower: i 78 miliardi nei depositi overnight di giovedi scorso continuano a trovarsi lontani da quel livello di guardia che spingerebbe il tasso sui depositi al di sotto dello 0% confermato anche per questo mese.

Tornando al parametro più usato per indicizzare i mutui a tasso variabile, mentre il tratto a breve dei tassi future riflette la tranquillità attuale del mercato interbancario e rimane stabile, prima i dati sul Pmi composito definitivo di agosto e poi la conferma delle stesse stime degli economisti Bce sulla crescita (per quanto sia stato rivisto da 1,1% a 1% il Pil 2014) producono increspature sul tratto a medio-termine della scaletta: l’Euribor 3 mesi, atteso a quota 0,27% a dicembre, dovrebbe salire a 0,44% a metà giugno dell’anno prossimo e superare quota 1% a settembre 2015.

I dati apprezzabili dell’economia nordamericana, segnalati in ultimo dall’indice Ism, fanno vendere le obbligazioni americane ed il rendimento crescente del Treasury continua a trainare al rialzo il Bund, per il quale alcune banche d’affari hanno già decretato ulteriori vendite in osservanza di quella strategia di riallocazione del portafoglio finalizzata all’acquisizione di titoli high yield.

Aiutato pure dai segnali di uscita dalla recessione che rischiarano tutta l’Eurozona ad eccezione dell’Italia, il rendimento del decennale tedesco si è mantenuto saldo nonostante l’escalation della crisi siriana: 1,95% al termine di questa prima settimana di settembre, ovvero +0,3% nell’ultimo mese durante il quale è tornato sopra quota 2% (ai massimi da marzo 2012). Lo scenario futuro appare tutto improntato alla salita del tasso fisso, anche se i tempi di realizzazione saranno accelerati o rallentati dalle soluzioni ai tanti interrogativi che incombono sull’autunno finanziario: lo stato di salute dell’economia americana e la connessa riduzione del programma d’acquisto dei titoli governativi (prossima riunione Fed il 18 settembre), l’eventuale attacco militare Usa, il prezzo del petrolio in salita, la tenuta del governo Letta (coi Btp nuovamente appaiati ai Bonos sul secondario), la pronuncia della Corte costituzionale tedesca sull’Omt, i “soliti” periferici Portogallo e Grecia.

Se nel mese di agosto l’Irs 10 anni ha mantenuto con una certa costanza un andamento in salita fino a quota 2,35%, poi scesa a 2,27% in data 6 settembre 2013, l’avvicinamento a quota 2,5% nelle prossime settimane sembra l’evoluzione più plausibile della quotazione relativa al parametro in questione usato per il calcolo degli interessi nei mutui a tasso fisso.

(per le previsioni della prossima settimana sui tassi variabili di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor 3 mesi del 13 settembre 2013“)

(per le previsioni del prossimo mese sui tassi fissi di mutui e obbligazioni: “Previsioni Euribor e Irs a ottobre 2013“)

Bot 12 mesi e Bot flessibili: asta 11 settembre 2013

Per mercoledi 11 settembre 2013, con regolamento 13/09/2013, il MEF ha disposto l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali e flessibili col sistema di collocamento dell’asta competitiva.

I Bot 12 mesi (ISIN IT0004958168, emissione 13/09/2013, scadenza 12/09/2014, durata 364 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 8,5 miliardi di euro ed avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari all’1,053% nell’asta dello scorso 12 agosto.

I Bot annuali, nella mattinata di mercoledi, hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in salita all’1,34% e prezzo medio ponderato 98,663; la domanda è stata pari ad oltre 11,527 miliardi di euro e il bid-to-cover si è attestato a 1,36 (assegnato l’intero importo offerto). Il rendimento semplice lordo scende al rendimento semplice netto minimo dello 0,868% una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex.

I Bot flessibili (emissione 13/09/2013, scadenza 23/12/2013, durata 101 giorni) sono offerti in prima tranche per un importo pari a 3 miliardi di euro.

Nella mattinata di mercoledi i Bot flessibili (ISIN IT0004960495), assegnati per l’intero importo offerto, hanno fatto segnare rendimento medio ponderato pari allo 0,509%, prezzo medio ponderato 99,857 ed hanno ricevuto richieste per quasi 6,877 miliardi di euro (rapporto di copertura 2,29). Il rendimento dei Bot flessibili scende al rendimento semplice netto minimo dello 0,107% secondo Assiom Forex, una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot annuali: “Bot 12 mesi: asta 10 ottobre 2013“)