Previsioni Euribor 3 mesi del 10 agosto 2012

Le previsioni dell’Euribor 3 mesi, nel corso della settimana, hanno subìto limature molto lievi dopo la diffusione del bollettino Bce che ha segnalato disoccupazione in crescita preoccupante e stime al ribasso del Pil.

Con ribassi da 1 a 6 centesimi, il giorno prima, erano state più consistenti le variazioni dei tassi futures, quando i dati negativi su esportazioni e produzione della Germania – diminuita oltre le previsioni degli analisti – si erano incrociati col taglio dell’outlook sul rating ellenico operato da Standard & Poor’s.

Ma soprattutto venerdi, con le Borse europee in rosso dopo cinque sedute positive, si sono manifestati ribassi fino a 10 centesimi che, nel confronto con la settimana precedente, non modificano la forma della curva dei tassi attesi ma ne favoriscono la traslazione verso il basso: secondo gli operatori del Liffe che contrattano il 10 agosto 2012, il minimo cadrebbe sempre a dicembre di quest’anno (0,24%) e l’inversione del trend riporterebbe il tasso sui livelli odierni nei primi mesi del 2014.

L’Euribor 3 mesi, da tempo al riparo dalle novità che incidono sugli altri mercati, prosegue indisturbato la discesa che lo ha portato a quota 0,353% in data 10/08/2012.

Stesso andamento per l’Euribor a 1-6-12 mesi; giù anche il differenziale Euribor-Ois (0,28%), mentre l’Eonia ha evidenziato numeri in crescita finendo giovedi a quota 0,123%.

Continuano ad arrivare segnali positivi dai depositi presso la Bce, giovedi scesi per la seconda volta sotto quota 300 miliardi (utilizzati con esattezza per 289,199 miliardi di euro) anche per via dell’inizio del nuovo periodo di mantenimento riserva obbligatoria (Rob).

(per le attese sui tassi variabili della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 17 agosto 2012“)

Bot annuali nell’asta del 13 agosto 2012

Per lunedi 13 agosto 2012, con regolamento 15/08/2012, il MEF ha disposto l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali col sistema di collocamento dell’asta competitiva. Nello stesso giorno non saranno offerti i Bot trimestrali.

I Bot 12 mesi, che avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari al 2,697% nell’asta dello scorso 12 luglio, sono offerti per un importo pari a 8 miliardi di euro ed hanno scadenza 14/08/2013 (364 giorni). I Bot annuali (ISIN IT0004844608, emissione 15/08/2012), nella mattinata di lunedi, hanno fatto registrare rendimento lordo in lieve rialzo al 2,767% e prezzo medio ponderato 97,278; la domanda è stata pari a 13,545 miliardi di euro e il bid-to-cover è arrivato a 1,69 (assegnato l’intero importo offerto). Il rendimento lordo scende al rendimento netto minimo del 2,101% una volta applicata la ritenuta fiscale e sottratte le commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per la prossima asta dei Bot 1 anno: “Bot annuali e trimestrali: asta 12 settembre 2012“)

Ristrutturazione edilizia: limiti di spesa e detrazione fiscale, causale e data del bonifico per acconto e saldo

(continua da “D.L. 83/2012: detrazione 50% per intervento di ristrutturazione edilizia e bonifico”)

Il Decreto Sviluppo 2012 richiama l’art. 16-bis del D.P.R. 917/1986, in base al quale il computo dei limiti deve essere effettuato distintamente per periodo d’imposta; il contribuente applicherà per l’anno 2012 sullo stesso immobile comprensivo di pertinenze, per lo stesso intervento (anche pluriennale) o per più interventi, la detrazione Irpef

nella misura del 36% sulle spese sostenute fino alla data del 25 giugno scorso con il limite di spesa di 48.000 euro e

nella misura del 50% sulle spese sostenute dal 26 giugno 2012, e fino al 31 dicembre dell’anno corrente, col tetto massimo di spesa di euro 96.000 al netto delle spese già sostenute entro la stessa data.

Esempio: se il contribuente ha già bonificato 48.000 euro entro il 25/06/2012, egli applicherà la detrazione al 36% su 48 mila euro e la detrazione al 50% fino al limite di ulteriori 48 mila euro da bonificare entro fine anno.

A partire dall’anno prossimo, e fino al 30 giugno 2013, il contribuente applicherà la detrazione del 50% sulle spese sostenute col tetto massimo di spesa per euro 96.000.

Ma se nel 2013 si effettueranno interventi che rappresentano la prosecuzione di lavori già iniziati, il limite di 96 mila euro dovrà tener conto delle spese sostenute negli anni precedenti. E se in data 30/06/2013 saranno state sostenute spese per almeno 48 mila euro, le ulteriori spese sostenute entro la fine anno non potranno dare luogo al beneficio della detrazione nella misura ristabilita al 36%.

In base al principio di cassa e indipendentemente dalla data di inizio lavori, di ultimazione lavori o da quella riportata in fattura, la data ordine del bonifico – di importo identico a quello riportato in fattura e recante indicazione nella causale dell’art. 16-bis del TUIR (Dpr 917/1986) – rileva per la percentuale delle spese applicabile in detrazione: come più volte ribadito, pari al 50% se il pagamento è effettuato dopo l’entrata in vigore del decreto sviluppo e fino al 30/06/2013 (la percentuale ritornerà al 36%, invece, per i pagamenti effettuati dal 1° luglio 2013).

Pertanto, se in passato sono stati pagati acconti che hanno beneficiato della vecchia detrazione al 36%, la corresponsione del saldo successiva alla stessa data di entrata in vigore del decreto consente il beneficio del 50% limitatamente a tale ultimo importo.

Il medesimo principio di cassa si applica agli interventi di risparmio energetico qualificato in relazione ai quali, con la conversione del D.L. Sviluppo in Legge del 3 agosto 2012, le spese di riqualificazione energetica degli edifici consentono la proroga del beneficio della detrazione Irpef e Ires nella misura del 55% sino al 30 giugno 2013.

(continua “Riqualificazione energetica secondo il D.L. 83/2012 convertito dalla Legge 134/2012: causale e data del bonifico per autonomi e persone fisiche; data rilevante per le imprese“)

Previsioni Euribor e Irs: agosto 2012

A differenza del mese scorso, quando venne tagliato il costo del denaro, il mercato Liffe non si è fatto sorprendere dal mantenimento in agosto del tasso di rifinanziamento sulle operazioni principali allo 0,75%: i derivati di giovedi hanno restituito tassi praticamente uguali a quelli della seduta precedente per le scadenze fino a metà dell’anno prossimo.

La Bce ha lasciato invariato anche il tasso sulle operazioni marginali all’1,50% ed il tasso nullo sui depositi in custodia perché rendere negativa la remunerazione delle banche commerciali che “parcheggiano” overnight presso la Bce significherebbe, secondo Draghi, “entrare su un terreno ampiamente inesplorato”. Il taglio del mese precedente, comunque, ha già ottenuto l’effetto di far scambiare a qualche settimana ed ha più che dimezzato l’uso dei depositi (in discesa a circa 323 miliardi di euro, nonostante l’imminente chiusura – fissata martedi prossimo – del periodo di mantenimento della riserva obbligatoria).

Più consistenti, invece, le reazioni di Londra in chiusura di settimana, in linea con l’euforia delle principali piazze europee che erano state depresse soltanto poche ore prima dalla ridotta operatività della Bce. I tassi impliciti nei futures sull’Euribor 3 mesi, pur muovendosi in salita su tutta la scaletta in data 3 agosto 2012, disegnano una curva quasi uguale a quella della settimana precedente, col minimo sempre vicinissimo a quota 0,3% previsto per fine anno.

Ha contribuito ad appiattire il tratto iniziale della curva dei tassi attesi anche la battuta d’arresto segnata dalla quotazione dell’Euribor 3 mesi (fixing 0,375% in data 03/08/2012); lievemente increspate le scadenze a sei e dodici mesi, come pure l’Eonia salito a 0,111%; tutta in discesa, invece, la settimana del differenziale Euribor-Ois che ha chiuso a 29 punti base.

Le parole espresse dal governatore della Bce giovedi scorso – prima accolte molto male dai mercati per via delle attese andate deluse, ma poi apprezzate a seguito di attenta rilettura – aprono spazio agli acquisti di titoli di Stato per attenuare i rendimenti delle emissioni di più breve termine e lasciano intendere che saranno allo studio gli effetti sul sistema finanziario di nuove aste straordinarie, di un ulteriore ampliamento dei collaterali o dell’acquisto di obbligazioni bancarie. Non possono certamente costituire un impedimento alle azioni della Bce, al momento, i timori legati alla salvaguardia del livello dei prezzi, dato che l’inflazione è prevista in discesa per quest’anno e sotto al 2% nel 2013.

Forse quanto accaduto tra giovedi e venerdi sui mercati azionari e obbligazionari è specchio nitido del clima di incertezza che impedirà l’abbandono di massa dei porti sicuri (Treasury americani, titoli svizzeri e Bund tedeschi in risalita a 1,42% venerdi scorso) anche nei momenti di ritorno della propensione al rischio. Sono apparsi effimeri, la scorsa settimana, gli effetti delle vendite sul decennale tedesco generate dal peggioramento dell’outlook di Moody’s sulla Germania, vista come trascinata in basso dalle zavorre dei Paesi periferici.

In tale contesto di volatilità, col future sul Bund a 142,84 (-1,39%) per la scadenza di settembre ‘12 sull’Eurex in data 03/08/2012 (e a 141,05 per dicembre ’12; -1,43% giornaliero), nelle settimane a seguire le previsioni dell’Irs 10 anni non sono orientate ad individuare un trend al rialzo.

Tuttavia non si può escludere la manifestazione graduale di un effetto “contagio” duraturo nel tempo derivante dalla posizione di isolamento in cui si è ricacciata la Germania, stretta dall’asse politico di Italia, Francia e Spagna e pressata dal supporto monetario accordato alla stessa linea da Bce e Fed: in tal caso si potrebbe assistere al cambiamento dello scenario che da molti mesi schiaccia i rendimenti dei governativi tedeschi con ricadute sui tassi Irs, venerdi sostanzialmente invariati rispetto a quelli di inizio luglio.

(per le previsioni sui tassi variabili della settimana prossima: “Previsioni Euribor 3 mesi del 10 agosto 2012“)

(per le previsioni sui tassi fissi del mese prossimo: “Previsioni Euribor e Irs a settembre 2012“)