11 ottobre 2011: asta Bot annuali e Bot a scadenza 27/12/2011

Il MEF ha disposto per martedi 11 ottobre 2011, con regolamento 14/10/2011, l’emissione dei Buoni Ordinari del Tesoro annuali e dei Bot della durata di 74 giorni, con scadenza 27/12/2011, per l’importo di 2,5 miliardi di euro da collocarsi col sistema dell’asta competitiva.

I Bot 12 mesi, che avevano fatto registrare rendimento medio ponderato pari a 4,153% nell’ultima asta di settembre (corrispondente al rendimento semplice netto minimo del 3,3% dopo aver sottratto ritenuta fiscale e commissioni bancarie massime secondo Assiom Forex) e prezzo medio ponderato 95.959, sono offerti per un importo pari a 7 miliardi di euro ed hanno scadenza 15/10/2012  (367 giorni). In prima tranche i Bot annuali (ISIN IT0004765613, emissione 14/10/2011), nella mattinata di martedi, sono stati assegnati per l’intero importo offerto al prezzo medio ponderato di 96,488 (rapporto di copertura 1,88 derivante da richieste per quasi 13,134 miliardi di euro) ed hanno fatto registrare rendimento medio ponderato in discesa al 3,57%.

I Bot flessibili (ISIN IT0004771736, prima tranche, emissione 14/10/2011), nella mattinata di martedi, sono stati assegnati per l’intero importo offerto al prezzo medio ponderato di 99,645 (rapporto di copertura 3,05 derivante da richieste per quasi 7,624 miliardi di euro) ed hanno fatto registrare rendimento medio ponderato pari a 1,735%.

Fonte: Dipartimento del Tesoro

(per l’asta Bot annuali del 10 novembre 2011: http://www.questidenari.com/?p=5574)

(per la prossima asta dei Bot flessibili si legga “Bot annuali e Bot flessibili nell’asta del 12 gennaio 2012”)

Continua l’offerta di obbligazioni Eni a tasso fisso e a tasso variabile

Con l’avviso integrativo pubblicato ieri 4 ottobre 2011, Eni S.p.A. ha comunicato di essersi avvalsa della facoltà di aumentare l’offerta fino all’importo complessivo massimo pari a 1,35 miliardi di euro.

L’incremento dell’ammontare dell’offerta pubblica di sottoscrizione e contestuale ammissione a quotazione sul mercato telematico delle obbligazioni (MOT) del prestito denominato Eni TF 2011/2017 e delle obbligazioni del prestito denominato Eni TV 2011/2017 deriva da una domanda soddisfacente di cui si è resa protagonista la clientela retail, con richieste per la tranche a tasso fisso giunte a quota 1.1 miliardi, mentre per la tranche a tasso variabile le richieste risultano al di sotto dei 250 milioni di euro (fonte: IlSole24Ore.com). L’orientamento della domanda per i bond a tasso fisso è senza dubbio condizionato dalle attuali prospettive economiche che influenzano al ribasso i tassi di mercato previsti.

I dati ufficiali della domanda, del prezzo e del rendimento lordo delle obbligazioni Eni con durata 6 anni saranno resi noti soltanto venerdi, ultimo giorno di offerta, anche se la società ha dichiarato l’intenzione di riconoscere uno spread generoso (più vicino al massimo di 2,8% che al minimo dell’1,8%) da aggiungere al tasso base al fine di rendere competitivi i titoli.

Indipendentemente dal differenziale riconosciuto, l’obbligazione a tasso fisso pagherebbe cedola in base al tasso mid swap 6 anni, ieri poco sopra il 2.03%, e l’obbligazione a tasso variabile pagherebbe cedola in base al tasso Euribor 6 mesi, fissato quest’oggi all’1,758%.

(per i rendimenti fissati al termine del collocamento delle obbligazioni Eni 2011/2017 a tasso fisso e a tasso variabile si legga http://www.questidenari.com/?p=5317)

Previsioni Euribor 3 mesi: 30 settembre 2011

L’inizio della settimana trascorsa è stato caratterizzato dall’umore positivo dei mercati azionari che hanno trascinato al rialzo le previsioni dei tassi di interesse fino al 2013.

Hanno certamente giocato un ruolo favorevole le dichiarazioni di Ewald Nowotny, membro del consiglio direttivo Bce, secondo cui un ulteriore peggioramento dell’economia dell’Eurozona potrebbe comportare l’assunzione di decisioni di politica monetaria finalizzate ad abbassare il costo del denaro (per quanto il collega Yves Mersch abbia bollato come “selvaggia” la speculazione sull’imminenza del taglio, riferendosi alle previsioni di JP Morgan suffragate anche dalla novità del trasferimento della leadership a Mario Draghi).

Non hanno invece comportato sensibili variazioni nei tassi previsti la decisione del parlamento tedesco che rende la Germania il decimo membro (su diciassette) favorevole allo sviluppo del “fondo salva Stati” (dotazione Esfs che passa da 250 a 440 miliardi, possibilità di acquisto dei titoli di stato europei sul mercato secondario e apertura di linee di credito ai Paesi in difficoltà), né il dato sull’inflazione europea di settembre rilevata al 3% tendenziale (superiore alle attese del 2,5%).

Con l’Euribor 3 mesi che quota 1,554% al venerdi 30/09/2011, le previsioni sul Liffe rimangono in discesa sulle scadenze ravvicinate, col taglio di un quarto di punto a fine anno, e continuano a descrivere una curva con pendenza negativa fino al minimo (1,1%) di settembre 2012.

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(per le previsioni Euribor 3 mesi del 7 ottobre 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=5272)