Monete datate

Aureo d'oro dell'imperatore romano Aureliano (121 DC)

Se oggi per noi è assodato che sul denaro venga impressa una data, non sempre è stato così nei secoli passati.

Le monete utilizzate da alcuni esuli dall’isola egea di Samo, stabilitisi a Messana in Sicilia, rappresentano l’esempio più antico di apposizione della data: su di esse compare la lettera A che sta per “anno uno” decorrente dal primo insediamento nel 494 AC.

Alcuni secoli dopo l’imperatore Adriano, per celebrare la nascita di Roma nel suo 874-esimo anniversario, volle decretare le corse al circo e consegnarne memoria ai posteri con la bella moneta del 121 DC (aureo d’oro).

In Europa, le monete datate più antiche risalgono al re di Danimarca Valdemar I° (1234), mentre soltanto al 1539 corrisponde la data apposta sul ducato d’oro (bonnet piece) nell’Inghilterra di Giacomo V.

Tutti in vacanza col Ministero del Turismo

Michela Brambilla

L’ultima iniziativa del Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, concretizzatasi nel decreto di attuazione BVI (Buoni Vacanze Italia) che ha fatto registrare negli ultimi giorni il boom di contatti telematici sul sito destinato, intende consentire alle famiglie a reddito lordo non superiore ad euro 35.000 la fruizione di vacanze con sconti tra il 20 e il 45%.

Lo sconto, commisurato al reddito e al numero dei familiari, si collega al contributo statale ai sensi dell’art. 10 della legge 29 marzo 2001 n. 135, dell’art. 2 comma 193, lettera b) della legge 24 dicembre 2007 n. 244, e del DPCM 21 ottobre 2008.

Per reddito lordo del nucleo familiare si intende la somma dei redditi complessivi lordi IRPEF dichiarati per l’anno 2008 da tutti i componenti familiari (ad esempio quelli indicati alla riga RN1 del modello UNICO 2009), o dei redditi risultanti dai CUD in caso di mancata dichiarazione IRPEF. Per la definizione di nucleo familiare si fa riferimento al certificato di stato di famiglia dei cittadini italiani residenti sul territorio nazionale.

Ogni appartenente alla famiglia anagrafica al momento della presentazione della dichiarazione 2009 (redditi 2008), qualora il reddito complessivo rientri nella fascia prevista, nella qualità di rappresentante del nucleo richiedente può prenotare esclusivamente presso il sito web buonivacanze.it il proprio blocchetto di buoni (titoli di pagamento) da spendere presso una delle oltre mille strutture convenzionate presenti sul sito stesso.

Successivamente, il medesimo potrà recarsi presso la banca partner operativo per il pagamento dei buoni, al netto dello sconto applicato, da spendere entro il 30 giugno 2010.

Dopo essere stati ricevuti a mezzo raccomandata di Poste Italiane, gli stessi titoli verranno consegnati agli operatori turistici convenzionati al momento dell’erogazione del servizio.

In caso di mancata fruizione dei buoni, i versamenti effettuati saranno restituiti al netto di spese organizzative fissate nella misura del 4% + Iva da calcolarsi sul valore dei buoni restituiti, col minimo di 20 Euro.

Ulteriori dettagli sul sito www.buonivacanze.it dove campeggia la foto di una sorridente neo-ministra.

(per la II° tranche dei BVI disponibili dal 23 agosto 2010 al 3 luglio 2011 si legga http://www.questidenari.com/?p=3005)

Azioni e obbligazioni nella prima metà del 2010: le previsioni per area geografica

Secondo un sondaggio condotto da Morningstar nella prima metà di gennaio tra le principali banche d’investimento operanti in Italia, l’Europa rimane l’area favorita per la crescita delle quotazioni azionarie.

Nonostante l’aumento della disoccupazione nell’eurozona, il debito pubblico greco e il mercato immobiliare spagnolo, le politiche monetarie a sostegno dell’economia e gli annessi segnali di ripresa del PIL inducono i gestori delle principali società di diritto italiano ed estero operanti sul nostro territorio a ritenere interessanti le valutazioni dei titoli nel vecchio continente, dove le condizioni di liquidità dei mercati sono buone.

L’area statunitense continua a destare preoccupazione per i gestori interpellati a causa della conclusione delle manovre di politica economica espansiva, per quanto essi ritengano che gli utili societari siano destinati a risalire dopo il crollo del 2009. Così come preoccupa l’area del Giappone in deflazione che raccoglie il maggior numero di previsioni pessimistiche.

Al contrario, nessuno si attende un ribasso delle quotazioni per la Cina, dove pure i segnali forti e chiari della terminata politica monetaria di sostegno si sono già concretizzati nell’aumento della percentuale di riserva obbligatoria che la Banca centrale ha imposto agli istituti di credito, oltretutto invitati a non concedere ulteriori prestiti alle imprese fino al termine di gennaio.

Sul fronte dei mercati obbligazionari europei, il sondaggio conferma gli orientamenti ultimi sulla stabilità dei tassi attuali per la prima metà del 2010 e sulla crescita dei rendimenti a partire dal prossimo ciclo di politica monetaria, quando la ripresa economica sarà più vigorosa. Favoriti sempre corporate ed emergenti sui governativi.

In materia di valute, aumenta il numero di intervistati che ritiene probabile un apprezzamento del dollaro sull’euro nei prossimi sei mesi, ma sempre sulla scorta delle eventuali manovre sui tassi USA (http://www.questidenari.com/?p=1829).

Fonte: Morningstar.it

Proseguono i rimborsi fiscali

L’Agenzia delle Entrate continua la campagna per i rimborsi fiscali a famiglie ed imprese relativi alle dichiarazioni presentate prima dell’anno 2007.

Con riferimento alle persone fisiche, sono previsti rimborsi anche per coloro che hanno presentato domanda diretta all’Agenzia delle Entrate – ovvero non hanno sfruttato i “bonus famiglia” ed i “bonus incapienti” tramite sostituto d’imposta o denuncia dei redditi.

Le modalità di pagamento previste sono i contanti rimborsati presso un qualsiasi ufficio postale, il vaglia cambiario della Banca d’Italia, oppure l’accredito sul conto corrente: quest’ultima è la modalità più rapida e sicura se si segue l’iter della presentazione presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate dello specifico modello da cui risulti il codice IBAN, in sostituzione delle vecchie coordinate bancarie, ovvero se si effettua l’operazione in via telematica collegandosi al sito www.agenziaentrate.gov.it (fonte: Il Messaggero.it).

La successione (parte I) – Documentazione

Al momento del trasferimento dei diritti per termine dell’esistenza di una persona fisica, gli aventi diritto sono obbligati a presentare il Modulario F – tasse – 3 /Mod. 4 meglio conosciuto come “dichiarazione di successione”.

Il modello, entro 365 giorni dalla data del decesso del de cuius, va presentato presso l’Agenzia delle Entrate competente per territorio dell’ultima residenza del soggetto.

Per i cittadini italiani residenti all’estero la dichiarazione va presentata all’Agenzia delle Entrate di Roma.

Sul modello – l’esempio riportato è valido per de cuius con coniuge e 2 figli – vanno riportati i dati anagrafici del defunto, annotando se l’eredità è devoluta per legge o testamento.

Sempre nel frontespizio del modello vanno riportati i valori espressi in euro relativi a immobili e diritti reali che cadono in successione, aziende, azioni e obbligazioni, quote societarie e ulteriori cespiti rappresentati dai valori patrimoniali depositati presso gli istituti di credito.

Nella seconda pagina va riportato l’albero genealogico del de cuius e l’elenco della documentazione che va allegata alla dichiarazione.

Questa documentazione consiste nel certificato di morte, certificato di residenza degli eredi, visure catastali degli immobili (se presenti nel patrimonio immobiliare oggetto della successione), autocertificazioni degli eredi e certificazione bancaria inerente i rapporti di conto corrente e deposito titoli.

Nella terza pagina (quadro A) vanno riportati gli eredi e i legatari con i rispettivi dati anagrafici.

Nella quarta pagina (quadro B1) vanno riportati i beni immobili e i diritti reali immobiliari con indicazione del comune di ubicazione, foglio, sezione, numero, subalterni, zona censuaria, categoria, rendita, quota di possesso e diritto. Non va dimenticato il valore del bene caduto in successione sul quale vanno calcolate le imposte.

Nella quinta pagina (quadro B2) vanno riportati il valore, la descrizione e la quota di possesso delle azioni, titoli e quote di partecipazione non quotati in Borsa né negoziati al mercato ristretto (i.e. mercato telematico in relazione al quale il volume degli scambi non è sufficiente a garantire il grado di liquidità tipico degli strumenti finanziari quotati).

Sempre nella quinta pagina (quadro B3) vanno riportate quota di possesso, descrizione e valore delle aziende relative a società di persone nelle quali il de cuius deteneva quote di partecipazione non azionarie.

Nella sesta pagina (quadro B4) vanno riportati gli altri cespiti (altri beni) del de cuius, principalmente i depositi bancari.

Nella settima pagina (quadro B5) vanno riportati i valori ed i beni trasferiti a titolo oneroso negli ultimi 6 mesi di vita del defunto ed eventuali detrazioni.

Nell’ottava pagina (quadro C) vanno riportate le donazioni e liberalità anche presunte effettuate dal defunto agli eredi e legatari.

Nella nona pagina (quadro D) vanno riportate le passività che vengono dedotte dal patrimonio per il conteggio delle imposte da versare.

(continua)

SCARICA LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE DAL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE – formato pdf

SCARICA L’AUTOCERTIFICAZIONE DEGLI EREDI AI FINI DEL RIMBORSO DAL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE – formato pdf

SCARICA L’ISTANZA DI VOLTURA DEI RIMBORSI INTESTATI A DECEDUTO DAL SITO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE – formato pdf

(continua http://www.questidenari.com/?p=2102)

Bot & Bonds – I governativi nostrani a temperature glaciali

Sarà la crisi di Dubai, sarà il declassamento del debito di alcuni Stati sovrani, fatto sta che gli investitori continuano a chiedere senza sosta la sicurezza – quella “percepita”, almeno – pagandola sempre di più.

E’ quanto accaduto per le ultime aste dei titoli di Stato Bot e Btp che, pur a scadenze diverse, hanno manifestato il calo dei rendimenti, con l’unica eccezione del Btp quinquennale a scadenza 15/04/2015, collocato in asta del 13 gennaio 2010 al rendimento in salita del 2,93%. Il Btp trentennale, scadenza 01/09/2040, ha fatto invece registrare un rendimento lordo del 4,91%, in calo rispetto alla precedente asta (fonte: IlSole24Ore).

Altrettanto in ribasso, ma molto peggio, ha fatto il Bot trimestrale scadenza 15/04/2010 che, partito dallo 0,37% lordo all’asta del 12 gennaio 2010 e detratte tasse e commissioni massime dello 0,1%, sarebbe giunto addirittura a -0,08% a bissare i numeri di settembre (http://www.questidenari.com/?p=1049). In calo pure il Bot annuale allo 0,397% netto, scadenza 14/01/2011 (fonte: IlSole24Ore).

Tuttavia, riguardo al rendimento col segno meno, è opportuno ricordare che in ottobre un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha apportato modifiche alle norme per la trasparenza nelle operazioni di collocamento dei titoli di Stato, ed ha così impedito la produzione effettiva di rendimenti netti negativi. In termini tecnici, qualora il prezzo di vendita dei Bot, comprensivo della ritenuta e delle commissioni, risultasse superiore a 100, l’importo massimo della commissione verrebbe ridotto di conseguenza.